lunedì 16 giugno 2014

Segnalazione "Guardami" di Alex Astrid

Buon pomeriggio followers! :)
Quello che vi segnaliamo oggi è un romanzo adolescenziale e il primo di una giovanissima autrice emergente con lo pseudonimo di Alex Astrid, ma il suo vero nome è Giorgia Pollastri, classe 1998 (quant'è giovane!!! *-*). Ecco dunque una presentazione del libro e in anteprima il 1° capitolo! ;)


Titolo: Guardami
Autore: Alex Astrid
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2014
Editore: ilmolibro.it
ISBN: 9788891074386
Prezzo cartaceo: 16,00 € (12 € scontato -> qui)
Prezzo ebook: 5,49 €

Trama: Sapete che avere 17 anni non è facile? Ci sono tanti di quei pezzi da mettere insieme, che completare perfettamente il puzzle risulta molto difficile... Però in generale io non mi lamento troppo.
Piacere, Alessandra, 17 anni, e una vita sufficientemente perfetta: ho una migliore amica mattissima, un migliore amico stratimido, un'amica dolce e una intelligente, due compagni musicisti, due genitori troppo vivaci e una sorellina che vorrebbe essere la regina del mondo. Ah, sì... il mio ragazzo sembra il principe azzurro. Purtroppo esiste Davinia, quella stronza, che prova a rovinare sempre i miei piani... ma non mi lamento troppo.


L'autrice: Io sono Alex Astrid, pseudonimo di Giorgia Pollastri, nata il 7 giugno 1998. Vivo a Inzago, in provincia di Milano, dal momento in cui mia madre è uscita dall'ospedale ed è tornata nella nostra dolce casetta, quindi da praticamente tutta la mia vita ( che non è stata finora molto lunga...). Dopo l'asilo, la scuola elementare e le medie, sono approdata sulle sponde del liceo linguistico Simone Weil di Treviglio. 
Che cosa amo di più? Sicuramente scrivere, ma anche il mio pesciolino rosso ha una grande importanza. 
Guardami è il mio primo romanzo, scritto nell'anno della mitica terza media, l'anno degli esami, l'anno della fine, l'anno del nuovo inizio... ma, per me, l'anno dei migliori amici dei primi amori, l'anno dei sogni, l'anno della scoperta di un foglio e di una penna.

Anteprima:

PARTE 1
CAPITOLO 1
"Apro l’armadio. Vuoto?!  Non è possibile!
Stupefatta mi volto verso la porta e strillo a gran voce:
-Mamma!!!
È il 6 gennaio, giorno dell’Epifania e il mio armadio è vuoto!
Vorrei riuscire a trovare qualcuno sulla faccia della Terra in grado di spiegarmi come fa una madre assennata a lasciare vuoto l’armadio della figlia!
-Mamma!!!!!- il tono della mia voce sta diventando leggermente isterico.
Stufa di aspettare una risposta esco dalla mia stanza e a passo di carica mi dirigo fino allo sgabuzzino, dove sull’asse da stiro troneggia una massa informe di vestiti.
Caccio la mano dentro a quest’ultima e ne estraggo un paio di jeans, una camicetta e una felpa, tutti e tre super stropicciati. Ormai questa è la caratteristica della maggior parte dei miei vestiti.
Se uno dovesse chiedere come si veste Alessandra, la risposta sarebbe: stropicciata.
Corro in bagno e mi trucco velocemente.  Poi afferro la borsa e mi affaccio in salotto.
-Ciao, io vado!
Grido, già pronta per uscire.
Ma la voce di mia sorella Marta mi richiama indietro.
-Ale... dove vai? Oggi è l’Epifania, dovresti stare in casa – mi riprende arrabbiata la mia sorellina, piccolo concentrato di testardaggine di undici anni.
-L’ho chiesto ieri al papà... Ha detto che posso uscire - sbraito per risposta e senza aspettare corro fuori di casa.
Una volta in strada mi metto a ridere. Adesso Marta starà sgridando i miei genitori perché, a suo parere, sono troppo indulgenti nei miei confronti.
Cammino a passo spedito verso casa di Giulia, la mia migliore amica, metà russa e metà italiana.
La nostra è un’amicizia secolare: ci conosciamo dalla terza elementare e abbiamo una storia di amore e odio. Inizialmente io non sopportavo tutte quelle caratteristiche di lei che oggi mi fanno impazzire: gusti strani, come l’amore eterno per Johnny Depp (questo lo posso capire) e per Caparezza (questo un po’ meno), per Edgar Allan Poe, Bukowski e le descrizioni più macabre esistenti, parlata sgrammaticata e scemenza a raffica…Ma è un’amica fantastica e mi vuole molto bene, quasi quanto io ne voglio a lei.
Suono il campanello di casa sua e risponde la madre:
-Arriva subito!
Che cosa voglia dire “subito” per Giulia è un mistero.
Dodici minuti dopo la sua figura imponente spunta dal portone. Capelli lunghi fino alla vita, castano chiaro, legati in una coda di cavallo fatta troppo in fretta; indossa jeans e felpa con una giacca dorata, ma è un particolare alquanto bizzarro ad attirare la mia attenzione: le scarpe, o meglio, le ciabatte.
-Buona giornata tesoro. Ti sei svegliata bene? – la accolgo ironica."

Qui trovate il sito web dell'autrice.

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