domenica 13 luglio 2014

Recensione "Moll Flanders" di Daniel Defoe

Buona domenica! ^^
Vi siete scatenati ieri sera??o avete visto perdere il Brasile come me??Hihihihhi...
Oggi, una recensione in arretrato (tranquilli, le ho quasi terminate e le prossime credo che per voi saranno più interessanti... ^^)....buona lettura!
Titolo: Moll Flanders
Autore: Daniel Defoe
Pagine: 249
Anno di pubblicazione: 2012 (1722
Editore: Newton Compton
ISBN: 978-8854134331
Prezzo di copertina: € 4.90

Trama: La storia di Moll Flanders, con cui inizia il romanzo moderno e il moderno realismo, è una variegata, drammatica e mobile immagine della vita in cui Defoe riversò tutta la sua ricchezza di conoscenze. A questo romanzo lo scrittore affidò la rappresentazione della propria immagine del mondo, rivelando, con una prosa sobria, robusta e incisiva, un'indole puritana e una spiccata vena di polemista e riformista. La sua Moll nacque in carcere da una madre ladra, "fu dodici anni prostituta, cinque volte sposata (una delle quali con il fratello), dodici anni ladra, otto anni deportata in Virginia"; trascorse una tumultuosa esistenza a Londra e altrove, circondata da circa duecento personaggi, ma la sua rimase una condizione di dolorosa solitudine. Costretta a sopravvivere in un ambiente ostile, raggiunse la serenità solo sul declinare della vita.
Voto: 
Padre del romanzo inglese, Defoe iniziò a scrivere Moll Flanders durante la sua prigionia a Newgate, dove stava scontando una pena per aver diffamato la Chiesa d'Inghilterra, e proprio questo carcere sarà un luogo ricorrente nel libro.

"Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders... che nacque a Newgate, e durante una vita di continui cambiamenti per una sessantina d'anni dopo l'infanzia, fu per dodici anni prostituta, cinque volte moglie (compresa una volta con suo fratello), dodici anni ladra, otto anni delinquente deportata in Virginia; alla fine divenne ricca, visse onestamente e morì pentita": questo è il titolo completo dell'opera che mi appresto a raccontarvi e se pensate che sia già troppo per una persona sola, non avete ancora letto Defoe!!

Il mio primo pensiero, ancor prima di iniziare a leggere il libro, fu la certezza di trovare un personaggio per cui avrei provato compassione, o addirittura pietà, per tutte le vicissitudini che sapevo sarei andata a leggere. Quanto mi sbagliavo!! Perchè il primo immediato e sincero sentimento verso la protagonista è stata una fortissima antipatia

Quello che mi preme raccontarvi subito è il carattere di questa donna; perchè sin dall'inizio il lettore capisce di aver di fronte un personaggio ambiguo: descritta come bellissima, fa di questa sua qualità l'arma principale per tutta la vita, e ne consegue che diventa egoista, pretenziosa, subdola, approfittatrice e ipocrita. Tutto quello di positivo che le succede è sempre seguito da qualche disavventura, non a causa di un fato avverso, ma proprio per suo volere, ogni "sfortuna" è il risultato di cattive azioni. 
Moll Flanders potrebbe trascorrere una vita più o meno normale se si accontentasse, ma anche nei momenti felici non è mai completamente appagata e inizia a commettere piccoli errori che la porteranno verso una sola destinazione: Newgate. 
Così inizia una vita roccambolesca: amante del futuro cognato che le porterà via la cosa più preziosa, presto madre (insensata direi, perchè abbandonerà ogni figlio partorito) e vedova, poi mantenuta di un ricco signore, ladra, moglie di ogni malcapitato (ha pure la sfiga di sposare suo fratello e farci addirittura due figli!! O.O), infine arrestata (non per tutti i crimini commessi) e deportata in Virginia dove vivrà una vita felice: amata, ricca e onesta.

Mi fermo qui, anche se ci sarebbe molto altro ancora da raccontare, perchè l'aspetto fondamentale in tutto questo è il senso di solitudine che attanaglia ogni pezzo di vita della protagonista. Nonostante la moltidudine di personaggi incontrati e velocemente messi da parte e nonostante le molte relazioni e le molte vite nate da queste unioni, la nostra protagonista è completamente sola al mondo. Io ho sempre pensato che ogni nostro vizio, dalle sciocchezze fino per esempio al mio shopping compulsivo, sia un segno evidente che manca qualcosa di fondamentale nella nostra vita, e per riempire quel vuoto, inconsapevolmente (o quasi), ci buttiamo su qualcos'altro.
Ed è proprio questo che secondo me succede anche a Moll: sente la mancanza di qualcosa che completi la sua vita,  la passione, o l'amore che solo un bambino può portare, o ancora l'affetto di una madre mai conosciuta, insomma per vari motivi lei non si sente appagata e si "scarica" iniziando a rubare, ma quello che all'inizio può essere una semplice fuga da una quotidianità opprimente diventa prima un vizio e poi un vero e proprio lavoro.

Ecco qua la mia lettura del romanzo, in effetti un po' contorta e non so neanche da dove mia sia uscita visto che ci ho messo giorni per scriverla, ma ho vissuto così il romanzo di Defoe che, nonostante l'odiosa protagonista, mi è piaciuto.
Mi ci è voluto un pochino per abituarmi allo stile settecentesco dell'autore inglese, era già un bel po' che non facevo un salto così indietro nel passato; ho apprezzato il modo in cui Defoe si "fonde" con la protagonista, non si nota per niente il fatto che lo scrittore sia un uomo nonostante la prima persona femminile. 
L'esagerazione che, sia negli atteggiamenti che nei fatti, permane in tutto il romanzo è figlia anche delle esperienze vissute dall'autore, il messaggio di condannare tutto ciò che è sbagliato e immorale è arrivato: molto spesso vengono fatte allusioni al denaro o a fatti/argomenti legati ad esso, senza contare che tutti i peccati commessi dalla protagonista sono rivolti ad un unico scopo: elevarsi di classe sociale. Questo fatto è da prendere come una condanna al Capitalismo? 
Come detto in precedenza, molte sono le pagine dedicate ai crimini compiuti e poche a quelle del perdono o della redenzione, è forse un segno evidente delle vedute puritane dell'autore?

Conoscete Defoe, o avete letto altri suoi romanzi?? 
Pila

 

7 commenti:

  1. Ciao Pila ^-^
    Ricordo di aver visto il film che mi era piaciuto, e di aver preso qualche tempo dopi il libro in biblioteca per leggerlo, ma lo stile non mi piacque, e io sono una che legge i classici davvero volentieri u-u magari devo riprenderlo...Anche io la vedo così, se manca qualcosa nelle nostre vite decisamente non si può nascondere questa mancanza, e in qualche modo si esprime, magari anche con lo shopping compulsivo libresco ^o^

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    1. Ciao Rosa!!
      Io il film non l'ho ancora visto ma vorrei rimediare presto, ma ci sono sempre tanti film da vedere!! ^^
      Lo stile si è un po' particolare, soprattutto se una persona è abituata a leggere libri contemporanei, però ho trovato stili più pesanti come per esempio quello di Hugo o della Woolf; certo lo stile del 1700 è molto diverso. ^^
      Questo shopping libresco compulsivo ci sommergerà!! ^^

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  2. Oh Oh credo che questo libro sia davvero troppo pesante per me !!! Anche io comunque devo riprendere la lettura dei classici :) è il mio buon proposito!!!

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    1. Spero che seguirai il tuo buon proposito allora Iris!!! ^^

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  3. Risposte
    1. 'conosoevo': nuova parola di idioma Ilenico ahahahahhaha

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    2. Buahahahaha ile!sto ancora ridendo...."idioma ilenico" buahahahaha

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