giovedì 21 agosto 2014

Recensione "Il ristorante dell'amore ritrovato" di Ito Ogawa

Buongiorno gente!!! ^^
Come state??Qui da me sembra davvero novembre, ho addirittura la felpa!! O.O Non che mi dispiaccia il freddo ma ad agosto così è davvero troppo....
Passando alle "cose serie" oggi vi lascio una nuova recensione...buona lettura! ^^
Titolo: Il ristorante dell'amore ritrovato
Autore: Ito Ogawa
Pagine: 191
Anno di pubblicazione: 2014 (2010)
Editore: Neri Pozza
ISBN: 9788854508446
Prezzo di copertina: € 9.90

Trama: Ringo, una ragazza che lavora nelle cucine di un ristorante turco di Tokyo, rientra una sera a casa con l'intenzione di preparare una cena succulenta per il suo fidanzato col quale convive da un po'. Con suo sommo sgomento, però, scopre che l'appartamento è completamente vuoto. Niente televisore, lavatrice, frigorifero, mobili, tende, niente di niente. Spariti persino gli utensili in cucina, il mortaio di epoca Meiji ereditato dalla nonna materna, la casseruola Le Creuset acquistata con la paga del suo primo impiego, il coltello italiano ricevuto in occasione del suo ventesimo compleanno. E, soprattutto, sparito il fidanzato indiano, maître nel ristorante accanto al suo, un ragazzo con la pelle profumata di spezie. Lo choc di Ringo è tale che resta impietrita al centro della casa desolatamente vuota, la voce che non le esce più dalla bocca. Decide allora di ritornare al villaggio natio, dove non mette più piede da quando, quindicenne, è scappata di casa in un giorno di primavera. Là, appartata nella quiete dei monti, matura il suo dolore. Una mattina, però, osservando il granaio della casa materna, Ringo ha un'idea singolare per tornare pienamente alla vita: aprire un ristorante per non più di una coppia al giorno, con un menu ad hoc, ritagliato sulla fisionomia e i possibili desideri dei clienti.
 Voto:
Questo è uno di quei libri che appena leggi la trama e te ne innamori lo vuoi a tutti costi, peccato che ovviamente non riesci a trovarlo da nessuna parte, nemmeno in ebook...avete presente quando succede??? Ecco... La scorsa settimana, mentre giravo per il supermercato, me lo vedo li  addirittura in edizione economica!!! *-* L'ho comprato e l'ho letto subito, ovviamente le aspettative erano altissime e che ve lo dico a fare??Ovviamente NON sono state soddisfatte.... -.-'

A dire la verità, il libro non è che mi abbia fatto schifo eh...è che l'ho voluto talmente tanto che mi aspettavo qualcosa di meglio: la sufficienza è piena ma non mi ha trasmesso assolutamente nulla, amando il giappone e la cucina mi aspettavo qualcosa dal sapore esotico che mi trasportasse nelle tipiche atmosfere nipponiche invece è un libriccino insipido con il pregio di essere scorrevole anche perchè lo stile è veramente sempliciotto.
La storia si apre con Ringo che viene lasciata, inaspettatamente, dal fidanzato che le svuota l'appartamento lasciandola solo con un piccolo contenitore appartenente all'amata nonna, sotto shock perde la voce e decide di tornare nel paese natio dove non è più stata dall'età di quindicianni dopo essere scappata di casa. Ad aspettarla c'è solo una madre con cui non ha nulla in comune ma è questione di un secondo, vede il granaio della casa materna e decide di aprire un ristorante riservato ad una sola coppia al giorno, con un menù personalizzato secondo fisionomia, gusti e desideri dei clienti. 

L'idea di base mi ha colpito: aprire un ristorante
riservato a poche persone al giorno e soprattutto organizzare un menù sempre diverso in base alla tipologia di cliente mi è piaciuta, soprattutto per la varietà di elementi culinari utilizzati e per il processo di conoscenza che attua la protagonista; altro elemento positivo è stata la storia della madre: se subito risulta un personaggio freddo ed eccentrico, poi la storia nascosta alla figlia che le separa ma che allo stesso modo le lega è toccante e da brividi; mi è piaciuto anche il personaggio di Kuma-san che, con la sua aria sempliciotta e gentile, è sempre disponibile ad aiutare la giovane amica, simbolo di altruismo e vera amicizia ha influenzato positivamente il mio giudizio.

Quello che proprio non mi è piaciuto è stato il fatto che Ringo perda la voce per la rottura con il fidanzato, è un'idea eccessiva come anche il rapportarsi con le persone attraverso penna e matita non mi ha convinta del tutto; un'altra cosa che assolutamente non ho digerito è stata la descrizione minuziosa della macellazione di un maiale, è una scena che si presenta nelle ultime pagine ma che colpisce in maniera repentina per la realtà della situazione, una scena non adatta ai deboli di cuore.

Il libro è semplice e piacevole ma mi aspettavo qualcosa in più, a tratti l'ho trovato poco credibile e la lieve atmosfera orientale non è bastata a soddisfarmi neanche con i sapori della cucina giapponese.

Nel 2010 è uscito il film tratto dal romanzo: si intitola Shokudo Katatsumuri (in inglese Ringo’s Restaurant), interpretato da Kou Shibasaki e Kimiko Yo, ha ottenenuto uno straordinario successo di pubblico; purtroppo in Italia è stato solo presentato, lo stesso anno, sottotitolato.

Piace anche a voi il giappone??Vi incuriosisce questo libro??
 




7 commenti:

  1. Wow la trama mi ha conquistata peccato che poi la recensione mi ha fatto tornare con i piedi per terra...magari, se dovessi trovarlo sotto gli occhi lo leggerei giusto per ma di certo non impazzirò per cercarlo ;)

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    1. E' successo anche a me, la trama mi ha incantata e poi la lettura mi ha deusa...Quando e se lo leggerai torna a dirmi il tuo parere!!! ^^

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  2. Dimentichi un particolare importante: Ringo non perde la voce solo per la rottura con il fidanzato. Il fidanzato le porta via tutti i suoi averi, i risparmi di una vita e gli utensili che lei aveva comprato in vista dell'apertura del suo risporante. C'è gente che ammazza per molto meno. Altro che perdere la voce.

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