mercoledì 5 novembre 2014

Recensione "Cose che fanno battere più forte il cuore" di Mia Kankimaki

'Giorno gente!!! ^^
Come state???Qui piove ininterrottamente da ormai tre giorni, io adoro la pioggia ma non così tanta anche perchè hanno dato l'allarme alluvione ieri, speriamo non succeda nulla dai!! >_<
Vi lascio una nuova recensione di un libro che purtroppo mi ha delusa un pochino, ringrazio la Piemme per avermi dato la possibilità di leggere questo libro.

Titolo: Cose che fanno battere più forte il cuore
Autore: Mia Kankimaki
Pagine: 384
Editore: Piemme
Anno di pubblicazione: 2014
ISBN: 978-8856640618
Prezzo di copertina: € 18.50

Trama: A trentotto anni Mia si sente sopraffatta dalla routine della sua esistenza, come se il tempo passasse insensatamente. Finché un giorno decide di lasciare il suo lavoro presso una casa editrice per partire sulle orme di Sei Shonagon, dama di corte e scrittrice giapponese vissuta nel decimo secolo. Mia non parla giapponese e a Kyoto non conosce nessuno, ma ha letto l'opera di Sei, "Note del guanciale", e sente di aver trovato in lei una sorella spirituale: una donna moderna e disinibita le cui osservazioni sulla vita potrebbero provenire dalla penna di Virginia Woolf. Le liste che arricchiscono il suo diario e in cui elenca le cose gradevoli, sgradevoli, odiose e quelle che fanno battere più forte il cuore, sono di estrema attualità. Presto la nuova vita trascina Mia: si innamora dei templi, dei fiori di ciliegio, dei salici piangenti lungo il fiume Kamo, della meditazione zen, delle sale da tè, delle serate al pub insieme a nuovi amici e nuovi amori. Cercando il Giappone antico tra giardini e palazzi, Mia troverà il filo che la lega alla sua eroina e scoprirà se stessa e che cosa vuole davvero dalla vita.
Voto:
Quando ho letto la trama di questo libro ne sono rimasta subito attratta, come sapete amo il Giappone e il mondo orientale, ma purtroppo anche questa volta non è andata bene, mi aspettavo molto di più e sono rimasta davvero delusa.

La scrittrice ci racconta come nel 2010 prese la decisione di andare in Giappone, prendersi un "anno sabbatico" per scrivere il suo libro: parte alla ricerca di Sei Shonagon, una dama di corte a Kyoto nel periodo Heian che divenne una scrittrice famosa per il suo "Note del guanciale".  
Di questa donna, in realtà, ancora oggi, si sa veramente pochissimo e l'intento di Mia era quello di visitare i luoghi in cui visse e cercare di reperire maggiori informazioni possibili: in realtà non scopre assolutamente nulla, e quello che mi ha dato più fastidio è il fatto che nelle prime centocinquata pagine l'autrice perde solo del tempo, non raccontandoci assolutamente nulla di Sei o del Giappone del decimo secolo. Capisco che la curiosità abbia avuto la meglio in un paese molto diverso dal suo (Finlandia), ma non mi è piaciuto il suo "cazzeggiare" (lo posso dire??).
Il libro è una sottospecie di diario, anche se non stilisticamente, e un'altra cosa che mi ha urtato è stato il fatto che l'autrice si rivolga direttamente a Sei usando il suo nome non so quante volte...è come se avesse paura che il lettore si dimentichi il nome della donna. Quando me lo ripeti una volta per pagina credo sia sufficiente, non sono rimbambita!
Altra cosa: le liste. Dovete sapere che Sei, divenne famosa anche per il fatto che nelle sue Note riempì pagine di liste di qualsiasi argomento, dai monti ai laghi, dalle cose piacevoli a quelle spiacevoli e molti altri...ecco, l'autrice fa la stessa cosa, non so se come omaggio a Sei, sta di fatto che non l'ho trovate originali e le avrei evitate.

Mia ha cercato di trovare una connessione tra lei e Sei, e forse alla fine ci è riuscita pure, cerca di creare un legame tra la vita della dama di corte e le sue avventure in Giappone, cerca di immaginare Sei al suo posto ma tutte queste riflessioni non mi sono bastate; la parte più interessante, purtroppo davvero piccola, è stato il racconto di quel poco che si sa sulla vita della scrittrice giappione, conoscere il comportamento che le dame dovevano tenere a corte, i vestiti e le usanze dell'epoca, il rapporto tra i diversi sessi, le lotte di potere...questo era quello che mi aspettavo e che purtroppo non c'è. 
Quello che ho apprezzato moltissimo sono stati i continui riferimenti a Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf che hanno acceso in me la voglia di dare una seconda chance all'autrice inglese.

Purtroppo ho trovato il libro noioso, ripetitivo e dispersivo, l'autrice non è riuscita né ad incuriosirmi né ad appasionarmi ad un periodo, quello Heian, poco conosciuto e che avrei voglia di approfondire di più.
Voi l'avete letto??Vi incuriosisce??

8 commenti:

  1. la trama mi incuriosisce ma non credo lo leggerò, se c'è una cosa che proprio non sopporto sono le ripetizioni >.<

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    1. Ciao Stefania!! ^^
      Guarda, appena letta la trama me ne sono innamorata pure io....ma poi, che delusione! Però devo darle atto di avermi spinta a leggere Una stanza tutta per sé della Woolf!! ^^

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  2. Penso che eliminerò questo romanzo dalla mia wishlist ahah
    Mi ispirava un sacco, ma in giro non ho trovato dei commenti troppo positivi a riguardo. Peccato!

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    1. Davvero un peccato Cate!!!Ci contavo un sacco su questo libro.... -.-'

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  3. Da me piove da questa mattina ed è tutto grigio uffi u.u
    Il romanzo mi incuriosiva, ma non ricordo dove avevo letto la stessa cosa, cioè il fatto che la storia sia un pò dispersiva... non so se lo leggerò però.

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    1. Ormai novembre è arrivato, ma troppa pioggia adesso!!! XD
      Io, personalmente non te lo consiglio, non c'è nulla da guadagnarci alla fine....poi ovviamente i gusti sono gusti! ^^

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  4. Tanto per cambiare non conoscevo neanche questo libro, ma appena ho letto la trama mi si sono drizzate le antenne: sembrava promettente! Per fortuna che prima di correre a infilarlo in wl ho letto la tua recensione :P per carità, se mi capita tra le mani magari lo leggerò,ma non mi precipiterò a cercarlo :)

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    1. E' successo anche a me, sono rimasta stregata dalla trama e poi è arrivata l'ennesima delusione.... >_<

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