martedì 9 dicembre 2014

Recensione "Barry Lyndon" di William M. Thackeray

Buongiorno lettori!! ^^
Come state???Qui è tornato il maltempo e stanotte c'è stata una mezza tempesta.... >_<
Oggi vi lascio l'ultima recensione che ho scritto (devo ancora scrivere quella de Il palazzo d'inverno ma prima o poi ce la farò XD)...parliamo di un classico dell'Ottocento!!!
Come sempre, lasciatemi la vostra opinione!!

Titolo: Barry Lyndon
Autore: William M. Thackeray
Pagine: 368
Editore: BUR 
Anno di pubblicazione: 2008 (1844)
ISBN: 978-8817025010
Prezzo di copertina: € 9.50

Trama: Redmond Barry, un giovane irlandese di modeste condizioni, sfida a duello, per amore di sua cugina Nora, un capitano inglese che l'ha chiesta in moglie. Convinto d'aver ucciso il rivale, parte per Dublino, ma lungo la strada viene derubato, per cui è costretto ad arruolarsi nell'esercito inglese, in lotta contro i francesi. La morte di un capitano suo amico, le atrocità della guerra, lo inducono a disertare, ma è scoperto e per cavarsela non gli resta che militare con i prussiani, alleati degli inglesi. Essendosi fatto onore sul campo di battaglia, si vede affidare, dal ministro della polizia prussiana, l'incarico di sorvegliare uno straniero, giocatore professionista, che si suppone sia una spia. Diventato suo amico, invece, Barry lascia la Prussia per seguirlo nei suoi pellegrinaggi fra la buona società' di mezza Europa. Gli capita, così, d'incontrare la bella Lady Lyndon, moglie di un uomo anziano e malandato, alla cui morte Barry succede nel talamo. Dovrebbe, questo matrimonio, essere il culmine della sua fortuna: lo condurrà, invece, alla rovina.
Voto: 

Conosciuto più per il romanzo che gli diede la fama, La fiera della vanità, nel 1844 Thackeray scrisse questo libro, a cui è ispirato il film cult del 1975 di Stanley Kubrik, il cui titolo integrale è "Le memorie del gentiluomo Barry Lyndon, del regno d'Irlanda. Comprendenti un resoconto delle sue straordinarie avventure e sventure; le sue sofferenze al servizio di Sua Maestà il defunto Re di Prussia; le sue visite a numerose corti d'Europa; il suo matrimonio e le sue splendide dimore in Inghilterra e Irlanda; e le molte e crudeli persecuzioni, cospirazioni, e calunnie di cui egli è stato vittima.".  

Originariamente pubblicato a puntate, si tratta di un romanzo picaresco, scritto in prima persona, in cui il protagonista ci racconta la sua vita alla continua ricerca di una posizione sociale, Barry si dilunga a raccontare avventure, disgrazie e fortune che incontra nel suo percorso di maturità, è chiaramente un romanzo ironico che punta alla critica di una società egoista e corrotta. Temi assoluti sono il gioco e la truffa che ripercorrono interamente il romanzo, la critica alla scalata sociale attraverso personaggi spregiudicati e la condanna alla ricerca facile di denaro.
Fastidioso il fatto che la narrazione anticipi molte volte gli eventi che susseguiranno e assolutamente detestabile il protagonista: Barry è il personaggio più arrogante ed egoista che abbia incontrato, si da troppe arie e si atteggia da "so-tutto-io", estremamente vanitoso si considera un uomo di bell'aspetto, colto e intelligente quando, ovviamente, la maggior parte delle doti e dei pregi che vanta non gli si confanno.

Non stento a credere però che Barry Lyndon sia considerato un capolavoro dell'ironia perchè effettivamente è così: per tutto il corso del romanzo non c'è parola che esca dalla bocca dei personaggi a cui l'autore non dia un senso ironico, tutto è impregnato da questa vena umoristica che all'inizio colpisce e diverte il lettore ma piano piano inizia a stancare.
Il romanzo purtroppo è solamente un elenco stancante di avventure roccambolesche che capitano al protagonista, Barry sembra essere sempre un passo avanti al destino a giocargli brutti scherzi, è sempre lui che sceglie la sua strada, è lui che si crea il suo destino.

Purtroppo, come dice il mio voto, il romanzo se all'inizio può colpire per "l'originalità" alla fine stanca, diventando lento e prolisso, il fatto di anticipare gli eventi non è una cosa che apprezzo e il protagonista è veramente insopportabile.

Thackeray ci rincontreremo più in là.

 

8 commenti:

  1. Ciao cara :*
    Non ho letto nulla di Thackeray. Ho paura che mi annoi...
    Che dici, potrei partire da La fiera delle vanità?

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    1. Tesoro non saprei, io non ho ancora letto La fiera della vanità, ho preferito inziare da questo perchè non avevo voglia di un mattoncino XD, però è considerato il suo capolavoro quindi penso che tu possa benissimo iniziare da quello lì... ^^
      Credo che sia abbastanza diverso da Barry più incentrato sulla società a lui contemporanea...
      Un bacio!

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  2. Di Thackeray punto da sempre Vanity Fair e poi, per una cosa o per l'altra, me ne dimentico sempre. Vorrà dire qualcosa?

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  3. Ciao, conosco molto bene la versione cinematografica di Kubrik, film cult soprattutto per la fotografia, mentre anche il film non brilla dal punto di vista della trama che anche lì è molto lunga, se non ricordo male il film dura quasi tre ore!!! Ciao Maria

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    1. Ciao Maria! ^^
      Io devo ancora vederlo il film...tre ore???!!! O.O Devo prepararmi psicologicamente allora....

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  4. Ciao :-)
    "lento e prolisso", come il film! Non ho letto il libro e, sebbene apprezzi Kubrick, Barry Lyndon mi ha conciliato il sonno -___-
    :D ciaooooooooo

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    1. Ciao Chiara!! ^^
      Per me tre ore se il film non mi prende sono un vero incubo!!Ma prima o poi lo guarderò! ^^

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