martedì 16 dicembre 2014

Recensione "Il palazzo d'inverno" di Eva Stachniak

Buongiorno readers!
Oggi vi lascio una nuova recensione ma prima vorrei ricordarvi che è una giornata speciale per tutte le Janeites come me perchè, quasi due secoli e mezzo fa, nasceva la nostra amata zia Jane e ci tenevo a ricordarla con voi, semplicemente con due paroline semplici ma molto sentite: grazie Jane!
Titolo: Il palazzo d'inverno
Autore: Eva Stachniak
Pagine: 413
Editore: Beat
Anno di pubblicazione: 2014
ISBN: 978-8865592052
Prezzo di copertina: € 13.90

Trama:  Varvara Nikolaevna ha sedici anni quando diventa una "protetta della Corona", una di quelle ragazze, orfane o abbandonate, al servizio dell'imperatrice Elisabetta Petrovna, la figlia minore di Pietro il Grande, salita al trono di Russia nel 1741. Orfana di un legatore polacco, svelta e già priva di tutte le illusioni proprie dell'adolescenza, abbastanza carina da doversi difendere da mille attenzioni nei corridoi del Palazzo d'Inverno, Varvara Nikolaevna rimarrebbe una delle innumerevoli e anonime ragazze del guardaroba imperiale, una goffa cucitrice vessata dalla capocameriera di corte madame Kluge, se non si imbattesse un giorno nel conte Bestuzev. Cancelliere di Russia e, secondo le voci ricorrenti tra le cucitrici, uno degli uomini che riscaldano spesso il letto di Elisabetta Petrovna, il conte cerca di non lasciarsi sfuggire nulla di ciò che accade nella residenza imperiale. Nella giovane Nikolaevna scorge una possibile portatrice della "verità dei sussurri ", la servetta capace di aprire cassetti nascosti, di staccare e ripristinare abilmente la ceralacca dalle lettere, di riconoscere all'istante libri cavi, bauli con doppi fondi, meandri di corridoi segreti. Dopo averla istruita all'arte di origliare senza farsi scoprire, le affida perciò il più delicato dei compiti: tenere d'occhio la principessa Sofia Federica Augusta Anhalt-Zerbst, la giovanissima tedesca scelta da Elisabetta come consorte dell'orfano di sua sorella, Karl Peter Ulrich, duca di Holstein, il quindicenne nominato principe ereditario...
Voto:

"Ecco cosa significa essere Imperatrice. Prendi quello che vuoi, scarti ciò che non ti serve più. Vivi in un mondo che ti permette di fare quello che ti va, perchè in questo mondo vite e destini dipendono da un tuo capriccio."

Caterina la Grande
Questa è la storia di Caterina la Grande, una delle imperatrici più amate della Russia: è la storia della sua ascesa al potere, il rapporto con un marito distante ed egoista, la lotta contro l'Imperatrice Elisabetta Petrovna ma soprattutto è la storia di una straordinaria amicizia tra due donne, Caterina e Varvara Nikolaevna, dama di corte e spia del palazzo.  
Chiaramente si tratta di una storia di finzione, ma è ispirata e basata su varie biografie di Caterina.

Siamo nella suggestiva San Pietroburgo di metà Settecento e
Palazzo d'Inverno
la nostra protagonista, Varvara, è una giovane sedicenne che rimasta orfana, si trasferisce al Palazzo d'inverno inizialmente come cucitrice per poi diventare dama di corte ma soprattuto una spia per il cancelliere di Russia. Perchè sarà proprio il Conte Bestuzev a capire immediatamente che dietro quell'esile ed elegante figura si celano intelligenza e furbizia, e quale occasione migliore per crescere una nuova "lingua" ?!
Varvara matura nel Palazzo, tra dame di compagnia e guardie, prima come spia per il Cancelliere poi per Elisabetta, quell'Imperatrice insoddisfatta ma potente che ha avuto l'audacia di conquistare un trono con un colpo di stato e la forza di governare un paese senza un principe consorte. Varvara capisce in fretta che deve conquistare la fiducia della zarina per poter rimanere a palazzo e quale modo migliore se non quello di spiare la principessa tedesca Sofia, scelta come consorte di suo nipote Pietro, principe ereditario??!!

Tra balli e feste, camere lussuose, corridoi bui e silenziosi e angolini nascosti si sviluppa una storia di intrighi e tradimenti, di assassini e colpevoli, di amori e passioni ma anche di crudeltà e gelosie. Immersi in un atmosfera unica e davvero "di un'altra epoca", veniamo a conoscenza di un'amicizia davvero importante e forte: quello tra Varvara e Caterina è un legame che sembra essere indissolubile, fatto di soli sguardi per capirsi, di promesse e di segreti, di sotterfugi per coprire colpe ed errori ma per regalare anche attimi di felicità; nonostante tutte le vicende che legano le due donne, resta sempre un rapporto serva-padrona che non può essere mai del tutto sincero ma che l'adorabile Varvara sente con tutta se stessa rischiando spesso la propria vita.

Varvara non è un personaggio realmente esistito ma la sua personalità è talmente "attraente" che non potrete non amarla: è una donna intelligente e coraggiosa, pronta a rischiare la propria vita sia per amicizia che per amore, è forte e non si arrende mai davanti ai problemi, un'amica ma ancora di più una mamma protettiva e fantastica.
Nonostante non abbia particolarmente amato la figura di Caterina, il ritratto fatto dall'autrice polacca è interessante: se all'inizio appare come una fanciulla esile e non particolarmente bella, un po' succube di una madre troppo ambiziosa, alla fine si rivelerà essere una persona, a mio parere, ambigua e furba
Compaiono molti personaggi, alcuni sono solo delle macchiette, altri caratterizzati molto bene nonostante le parti minori: tra quelli che spiccano ricordo la zarina Elisabetta (personalità particolare, superstiziosa ed invidiosa), il principe Pietro (viziato ed egoista, non particolarmente intelligente o dotato di altri pregi), il cancelliere Bestuzev (un ubriacone approfittatore ma molto astuto e furbo) e Egor Malikin (il marito di Varvara che nonostante appaia davvero pochissimo mi è piaciuto molto).

Che altro dire??!!Se vi piacciono i romanzi storici, se vi piacciono le ambientazioni nordiche, se amate la Russia e il Settecento allora dovete assolutamente leggere questo bellissimo romanzo; il fatto che abbia una protagonista davvero adorabile non ha fatto che aumentare ancor di più il mio giudizio già di per sé positivo! 
Vi ho incuriosito??!!

11 commenti:

  1. Ciao :-)
    Assolutamente sì, la mia curiosità si è accesa, anche perché adoro i romanzi storici e la Russia. Ho sempre sognato di andare a San Pietroburgo, chissà... intanto sogno con questo libro!
    Ciaoooooo

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  2. Si che mi hai incuriosita!
    Lettura perfetta per il periodo invernale :)
    Adoro le storie "reali", per dirla cinematograficamente le storie "in costume", ambientate in palazzi sontuosi del 700/800.
    Inoltre la Russia trovo sia particolarmente magica come ambientazione.
    Un bacione :******

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  3. Zia Jane ^^ Le dedicherò un post speciale :)
    Il libro m'ispirava già, adesso è solo questione di trovarlo ;)

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  4. Ho avuto la sfortuna di leggere la versione YA della vita di Caterina la Grande, e questo sembra un buon modo per rifarsi la bocca *^*

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  5. Ero proprio curiosa di sapere com'era questo romanzo... davvero interessante devo dire! Me lo segno per quando sono in mood "romanzo storico" :D
    Ps: Awww grande Jane!!! :3

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  6. Complimenti per la recensione! :) Per quanto adori la Russia sono sempre molto scettica con i libri ambientati lì (e lo so, è strano, ma non posso farci niente), però questo sembra davvero promettente :)

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  7. Allora visto che amo gli storici questo romanzo devo assolutamente leggerlo!! *-*

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  8. Grazie ragazze per i complimenti!!!
    Sono davvero contenta che vi abbia incuriosito, non posso che consigliarvi il libro...a tutte quante!!!(anche a Sian nonostante la sua titubanza ^^)
    Un abbraccio!!

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  9. Non lo so, non sono totalmente convinta! Non ho una passione enorme per gli storici.

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  10. leggo raramente romanzi storici ma questo mi aveva già incuriosito e dopo la tua recensione penso proprio che gli darò un'opportunità! grazie :*

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  11. Pila, abbiamo gusti troppo simili ^_^
    Io però ho amato entrambe le protagoniste e ammetto che non avevo assolutamente colto prima della parte finale l'ambiguità di Caterina. Ciò dimostra che con la mia ingenuità a corte mi avrebbero fatta fuori dopo una settimana XD scherzi a parte, ho trovato la conclusione perfetta, nonostante l'amarezza. Quattro stelle anche per me!

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