mercoledì 21 gennaio 2015

Recensione "Anna Karenina" di Lev Tolstoj

Buongiorno lettori!!
Oggi sono contenta di lasciarvi la recensione della prima lettura  spuntata in questo 2015 della mia personale Challenge, mi dovete scusare perchè mi è uscito un poema epico ma purtroppo non potevo essere proprio breve in questo caso!! Spero di non annoiarvi troppo... XD

Titolo: Anna Karenina 
Autore: Lev Tolstoj 
Pagine: 1210 
Anno di pubblicazione: 2006 (1877) 
Editore: Bur 
ISBN: 9788817011525 
Prezzo di copertina: € 10.80 

Trama:  Anna è giovane, bella e sposata a un uomo che non ama: quando incontra Vronskij, brillante ufficiale, con spavento e gioia se ne scopre attratta. Per Vronskij lascia marito e figlio, ma allo spegnersi dell'amore di lui si rifiuta di tornare sui propri passi e decide da sé quale dev'essere la fine. Il contraltare di Anna è il tormentato Levin, che cerca la sua strada lontano dal mondo aristocratico da cui proviene, nella semplicità della terra, nella fede. Nella vasta architettura del romanzo, Tolstoj osserva i suoi personaggi - Levin in cui mise così tanto di sé, l'amatissima Anna - mentre si muovono alla disperata ricerca di quei pochi, intensi spiragli di luce e di felicità che la vita concede agli uomini e alle donne.
Voto:

Venti giorni....di Tolstoj, venti giorni di avventure amorose e pettegolezzi, prima a Mosca poi a San Pietroburgo e viceversa, immersa prima in città, tra ricevimenti, balli, corse di cavalli, rappresentazioni teatrali e quant'altro una società borghese possa offrire e trasferimenti nella campagna russa dove la natura fa da padrona, immersa nel verde e nei campi, a seguire semine e battute di caccia ma anche ad ascoltare discussioni agrarie, economiche e politiche, venti giorni per capire Levin e Vronskij, per scegliere tra Kitty e Anna...perchè se credete di apprestarvi a leggere un intero romanzo con protagonista assoluta Anna Karenina beh..vi sbagliate di grosso!!
Anna non è che una pedina, una figura che forma una coppia, la coppia che “sfida” l'altra coppia: Anna e Vronskij in netta contrapposizione a Kitty e Levin. Ma andiamo con calma! 

Anna Karenina è stato il mio primo Tolstoj e direi che è andata piuttosto bene, le quattro stelline lo dovrebbero confermare ma ammetto che quelle stelline non sono del tutto sincere, per quanto mi sia piaciuto il romanzo purtroppo ancora adesso, a distanza di giorni dalla lettura, non so dare un giudizio numerico preciso a quest'opera.

Tolstoj ci presenta uno spaccato di vita russo, concentrando la sua penna sulla vita corrotta e ipocrita dell'alta borghesia russa, fin qui niente da dire perchè lo fa egregiamente, dipinge un ritratto realistico di una società falsa, anche attraverso l'abitudine aristocratica di parlare in società in francese non in russo, in cui l'apparenza è ciò che conta, il denaro e la posizione sociale sono fondamentali, il matrimonio meglio se organizzato e facoltoso, tanti segreti, amanti si ma solo se ben nascosti, tutto ciò che è deplorevole va bene ma se è celato; ed è proprio questo che condanna Anna perchè la scelta di lasciare il marito e abbandonare il figlio tanto amato è vista come uno scandalo proprio perchè viene fatto alla luce del sole....questo è il messaggio che mi è arrivato, Tolstoj del resto non punisce tutti i personaggi che lo meritano...vogliamo pensare a Stiva??

I sentimenti iniziali che ho provato per Anna non credevo sarebbe mutati così tanto nel corso del romanzo: se all'inizio la mia antipatia era rivolta a Kitty, davvero una entrata particolare la sua, una carattere debole e facilmente condizionabile sia dalla madre che dalla società che dal ben visino di Vronskij, il ribaltamento è avvenuto bensì non quando Kitty capisce l'amore che prova per Levin ma quando il suo personaggio cresce, diventando una moglie che vede le preoccupazioni del marito e si prende cura della famiglia...a questo cambiamento coincide anche quello di Anna, se all'inizio il lettore prova simpatia, o compassione, per una donna intelligente ed istruita che vive infelice accanto ad un uomo che non ama ma che dona tutta se stessa al figlio, con la passione che cresce per Vronskij la nostra anti eroina diventa una donna ossessionata dal suo amore, eccessiva nella sue manifestazioni sia fisiche che verbali, mostrando la sua fragilità psicologica e il suo bisogno di attenzioni, una donna condannata da una società falsa ma rovinata da se stessa perchè incapace di trovare la vera felicità. Davvero un personaggio con cui non ho trovato nessuna affinità, anzi, alla fine mi ha davvero stancata...una sorta di Emma Bovary non detestabile quanto lei solo per il fatto che Tolstoj non concentra un intero romanzo sulle sue vicende!

Parlando invece dei due uomini principali, Vronskij è un conte, ufficiale dell'esercito russo, superficiale e dall'aspetto intrigante, sembra illudere Kitty di un interessamento quando invece viene rapito dalla bellezza di Anna; l'ho trovato un personaggio abbastanza insulso e privo di carattere, non riesce a capire in fondo il carattere di Anna e a gestire i suoi continui cambiamenti d'umore, non mi ha particolarmente colpita né in positivo né in negativo; al contrario Levin è
forse il personaggio che più mi ha incuriosita, palese il fatto che sia un alter-ego dello scrittore con cui condivide parte del nome (Levin-Lev) e a cui viene affidato il ruolo di gestire quegli argomenti particolari e tanto cari a Tolstoj; tutte le parti in cui Levin sarà il protagonista saranno purtroppo anche quei momenti in cui l'autore si lascerà andare a pesanti digressioni di vario genere, principalmente di economia ma né la politica né la religione ci verranno risparmiate: queste parti, che sinceramente si presentano con troppa costanza, sono a mio parere il punto negativo del romanzo, posso comprendere i motivi che hanno spinto Tolstoj ad un'analisi personale di questioni importanti, visto quello che anni dopo passerà, ma rallentano la lettura con il risultato di appesantire tutto.

Accennavo in precedenza al fatto che le due coppie presentate da Tolstoj fungono proprio da contrasto: da una parte Anna e Vronskij con la loro passione travolgente, rappresentano la colpa di un amore instabile e mai del tutto sicuro, pieno di segreti e vendette, creano scandalo dall'inizio ma continuano con i loro atteggiamenti,
le loro azioni e le loro comparse in società a disturbare l'opinione pubblica, una passione più che un amore che non dona felicità a nessuno; dall'altra parte Kitty e Levin rappresentano la classica unione d'amore, matrimonio solido e incorrotto, dove regna la felicità ma anche un sentimento vero e reale, compreso di preoccupazioni sentite e del tutto naturali. 
Altra netta contrapposizione è quella tra città e campagna: la prima ospita tutto ciò che Tolstoj intende condannare, in città si svolgono tutti i passatempi pieni di futilità delle alti classi sociali che passano la loro vita nella nullità; la campagna invece è sinonimo di terra e di natura, è un luogo in cui si lavora duramente per poter vivere, dove i soli divertimenti sono stare in compagnia della famiglia o andare occasionalmente a caccia con i compagni, un luogo incontaminato dall'ipocrisia. 

Tanti quindi sono i temi affrontati in questo romanzo: le classi sociali e la loro ipocrisia, il matrimonio e la famiglia, la fedeltà e la passione, il progresso e la fede.
A proposito di fede, un ultimo accenno lo devo fare al finale perchè è soprattutto nell'ultima parte che Levin si concentra sulla religione e i suoi insegnamenti, fa un analisi accurata di se stesso, paragonandosi anche a personaggi a lui vicini e devoti e finalmente ritrova la fede; per i più credenti credo sia anche un finale apprezzabile, io invece l'ho trovato un po' deludente...non voglio parlare di religione, è un argomento un po' ostico, ma dopo tutto quello che è successo mi aspettavo qualcosa di più che concludere con il successo editoriale di Levin e la sua ritrovata fede.

In conclusione posso dire che lo stile di Tolstoj aiuta sicuramente il lettore, è lineare e scorre piacevolmente senza creare particolari difficoltà ma le troppe digressioni che pervadono il romanzo rallentano il ritmo della lettura e vanno ad annoiare.
E' sicuramente un grande classico della letteratura, la definizione “capolavoro del realismo” gli va a pennello, mi è piaciuto ma non ne sono rimasta entusiasta, purtroppo non rientra nei miei classici preferiti. Do il merito a Tolstoj di non avermi annoiata come ha fatto il suo rivale Dostoevskij. (scusatemi, non c'entra nulla ma lo dovevo dire XD)

Per finire non posso non dire “due” paroline a proposito del film del 2012 diretto da Joe Wright, su cui avevo discrete speranze (amo Orgoglio e pregiudizio) ma ahimé sono state del tutto deluse: ammetto che all'inizio la scelta di una scenografia teatrale mi ha incuriosita e colpita positivamente ma questo non basta per farne un film bello; a lungo andare sono usciti i difetti, nonostante il buon cast (Keira Knightley, Matthew McFayden, Jude Law, Emily Watson e altri ancora) purtroppo il livello di recitazione l'ho trovato basso, ad eccezione di Jude Law che ho trovato perfetto nei panni nel marito di Anna; tutto troppo eccessivo nel personaggio di Stiva (McFayden) e invece troppo spento e freddo nel caso di Vronskij (Aron Johnson davvero pessima come scelta). Davvero un brutto film, difficile da seguire e capirne la trama se non si è letto il libro, immagino che se l'avessi visto prima il mio voto sarebbe ancora più basso. (5)

Bene, questo è tutto XD...scusate ma non mi hanno dato il dono della brevità e avevo tanto, troppo, da dire e mi è uscito un poema epico!!
Come sempre...lasciatemi le vostre opinioni!!!

29 commenti:

  1. Una recensione meravigliosa!! Davvero... completa, critica e mai banale nell'analisi del romanzo. Lunga perchè deve compensare la complessità di questa lettura.
    Io non ho mai letto Tolstoj ma pensavo di iniziare da La felicità domestica, un libricino piuttosto corto con cui avere un assaggio dell'autore.
    Sono abbastanza d'accordo sul film del 2012: non è all'altezza della sicuramente intrigante storia di Tolstoj (in ogni caso amo Keira Knightley), ma è sempre molto difficile riportare sullo schermo storie così lunghe e intricate.
    Leggerai ancora Tolstoj? O ti fermi qui?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille, troppo buona!! ^^
      Amo anche io Keira e i film che la vedono protagonista ma questo film proprio non mi è piaciuto, mi hanno caldamente consigliato quello del '97!!Lo vedrò presto! ^^ Tu l'hai visto??
      Certamente non mi fermo qui, come ben sai i classici sono la mia passione e difficilmente stoppo la conoscenza con un autore classico anche nel caso il primo incontro non sia andato bene; non è il caso specifico di Tolstoj perchè comunque ho apprezzato Anna Karenina e sicuramente quest'anno leggerò Guerra e Pace che ho inserito nella Challenge, ma a casa ho anche La felicità domestica, La morte di Ivan Il'ic e la trilogia Infanzia, Adolescenza, Giovinezza! ^^
      Come primo incontro direi cheè andata bene ma comunque non rientra nei miei classici preferiti! XD

      Elimina
    2. Non ho visto il film del '97 ma voglio vederlo assolutamente! Leggerò prima il romanzo, però ;)

      Elimina
  2. Anch'io volevo leggere Anna Karenina ma alla fine ho desistito sia per la mole che, alla fine, per la trama. Ho però guardato il film che non mi è dispiaciuto, anche se mi ha lasciato una tristezza bella pesantuccia. Mi è piaciuto un sacco Aaaron Jhonson abbigliato così, mentre per Keira Knightley posso dire che, dopo aver interpretato questo ruolo, ora mi sta leggermente antipatica XD Sulla recitazione non posso esprimermi, dato che non posso fare paragoni non avendo letto il libro.
    Comunque Pila, è il secondo film che recensisci, dopo Dallas Buyers Club, che abbiamo visto praticamente nello stesso lasso di tempo O_O :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Accidenti Federica, ti sei fatta spaventare dal mattonazzo!!! XD
      Io credo che sia un romanzo da leggere almeno una volta nella vita ma non rientrando nei miei classici preferiti, difficilmente lo consiglierei di mia spontanea volontà! XD
      Riguardo il film purtroppo ho trovano Johnson davvero non all'altezza della parte anche perchè ero talmente fresca dalla lettura del romanzo che mi aspettavo molto meglio, Jude Law è l'unico che ho trovato davvero adeguato e anche la Keira che comunque mi piace molto non era davvero Anna...mi ha fatto ridere moltissimo McFayden (che adoro *-*) ma davvero troppo eccessivo....!!
      Ahahaha sarà che siamo connesse e non lo sappiamo??!!! ^^

      Elimina
    2. Magari sì, chissà :D Comunque non so, magari darò una possibilità al romanzo, si vedrà!
      Ps: Ho pubblicato sul blog la Book Challege 30 giorni di libri e letteratura di cui ti accennavo l'altra volta :)

      Elimina
  3. Ho letto Anna Karenina anni fa e l'ho adorato. Mi è piaciuto il contrasto tra i due tipi d'amore, e la critica ad una società che, piuttosto che cambiare le proprie regole, preferisce fare a pezzi le persone (senza lo stigma sociale completo ed assoluto legato al divorzio Anna e Vronskij avrebbero avuto una vita normale).
    Chissà, magari un giorno arriverà un film in grado di rendergli giustizia... ma senza la mano di Tolstoj rischia sempre di diventare una storiella su una tizia che si stufa del marito e si trasforma in un'isterica >___<

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, in realtà ci sarebbe da parlare anche di Dolly e Striva ma nella confusione dei miei pensieri li ho come scordati!! XD
      Mi hanno parlato molto bene della trasposizione del '97..tu l'hai vista per caso??!!

      Elimina
    2. Tolstoj mette troppi personaggi belli, ed è difficili ricordarli tutti. Anche il fratello di Levin, nonostante ci sia per poco, mi ha colpita moltissimo **
      No, non l'ho visto (e non l'avevo mai sentito °^°), andrò a cercare informazioni e/o uno streaming :D

      Elimina
    3. Vero, hai ragione!!Avrei dovuto parlare di più anche di Aleksej, che tra l'altro non mi è dispiaciuto, ma è finito anche lui nell'oblio....XD
      Io credo di guardarlo a breve, vsto che sono ancora fresca di lettura!! ^^

      Elimina
  4. Non ho mai letto questo romanzo, ma so bene che dovrei :P devo recuperare un sacco di classici! Negli ultimi anni ne ho letti di meno, ma quest'anno mi darò una mossa u.u

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai il mio sostegno Gaia!! ^^ In bocca al lupo...!

      Elimina
  5. Lo sanno anche le pietre ormai, ma io e Anna Karenina non andiamo d'accordo, perchè entrambe le volte che l'ho cominciato l'ho abbandonato sempre nello stesso medesimo punto U.U Quindi capisci la mia titubanza a riprenderlo per la terza volta! Da quello che mi ricordo posso dire che Levin mi stava simpatico, molto meno il marito di Anna.
    Comunque bellissima recensione, davvero ben scritta!!! Mi dispiace invece per la stroncatura del film di Wright, che ancora non ho visto, però come te ho amato la sua versione di OeP e quindi mi aspettavo qualcosa di altrettanto bello ._.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahia....due volte addirittura!! O.O beh dai, io direi che non si sa mai..magari tra vent'anni ti verrà voglia di riprenderlo in mano Rosa!! ^^ A me invece Aleksej non è dispiaciuto come personaggio, anche se non ne ho parlato molto, ma è tutto soggettivo!! ;)
      Grazie mille per i complimenti ^^ e il film, se lo guarderai, spero ti piaccia ma purtroppo per me è stata una grossa delusione!! >_<

      Elimina
  6. Anna Karenina lo lessi proprio in vista dell'uscita nelle sale del film di Wright ed è divenuto uno dei miei preferiti, tuttavia capisco il tuo punto di vista e lo condivido in parte anche se mi trovo ad essere più compassionevole nei confronti di Anna sebbene non approvi affatto le sue scelte.
    Levin è senz'altro il mio personaggio preferito, non solo per il travaglio profondo derivato dal suo cammino spirituale ma anche perché mi sembra che, nella sua semplicità da contadino da intendere come qualità e non come difetto, sappia apprezzare meglio le piccole cose; in questo l'ho trovato affine all'ultimo Bolkonskij di Guerra e Pace di cui, semmai volessi leggerlo e dare un'occhiata ad una bella trasposizione, ti consiglio lo sceneggiato trasmesso dalla Rai con quel grande attore che è Alessio Boni nei panni del protagonista e Clemence Poesy nei panni di Natascia.
    Per quanto riguarda il film di Wright, mi è piaciuto molto e ancor di più la colonna sonora composta da Marianelli che crea sempre musica molto suggestiva :)
    Scusa il poema, un abbraccio! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma figurati!Mi fa piacere leggere commenti così!! ^^
      Sono d'accordo con te su Levin, davvero un personaggio apprezzato...ma non posso confrontarlo a Guerra e Pace perchè ancora mi manca ^^' ma lo leggerò sicuramente quest'anno!!E mi informerò sullo sceneggiato che mi hai consigliato...!!Grazie! ^^

      Elimina
  7. Bella recensione. Ho letto Anna Karenina tempo fa e ancora ne conservo un piacevole ricordo.E' bello parlare di classici e tu lo hai fatto magistralmente!!!

    RispondiElimina
  8. Ho terminato poco fa la sesta parte e devo dire che finora concordo con te su tutto! Se all'inizio il lettore stimi Anna per come riesca ad andare avanti nonostante le ingiustizie inflitte dal marito, successivamente si ritroverà a non sopportarne più la vista, visto che a lei si accompagna sempre e immancabilmente il conte Vronskij, che ancora, secondo me, non ha bene inteso quanto amore Anna provi per lui. Credo che per lui la loro storia sia solo un gioco!
    Comunque avrò le idee più chiare a fine libro! Intanto mi complimento per la bellissima recensione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lieta di trovarti d'accordo Cerrie!!!Io più che un amore ho visto una passione travolgente che nuoce ad entrambi, e hai ragione Vronskij, un po' egoista e narcisista, non prova lo stesso sentimento di Anna.
      Grazie mille, aspetto di leggere le tue conclusioni!! ^^

      Elimina
  9. Uno dei miei libri preferiti!!!! ♡ ora avanti con altri Tolstoj e altre avventure!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahhaha farò passare un po' di tempo prima di dedicarmi a Guerra e Pace! ^^

      Elimina
  10. Vengo a fare la pecora nera! Io non so se avrò mai il coraggio di leggerlo !

    RispondiElimina
  11. Ecco un libro che voglio leggere da secoli! E lì sulla mia libreria a fissarmi ogni volta. Cosa manca? Il coraggio o il tempo? Io continuo a usare la scusa del prima o poi :(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No dai...credo l'ispirazione, il fatto che tu ce l'abbia nella tua libreria vuol dire che il coraggio non ti manca!!!Deve arrivare solo il vostro momento!

      Elimina
  12. Questo libro è a dir poco fantastico. Sì, ci vuole un po' di coraggio all'inizio ma poi è una delle letture più gratificanti... Anche io sono affascinata da Levin. In generale ho molto apprezzato la descrizione e la contrapposizione della vita in campagna e la vita in città.
    Un capolavoro non per nulla ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me è piaciuto lo stile di Tolstoj, ma del resto è tutto soggettivo!!! ^^

      Elimina