lunedì 25 maggio 2015

Recensione "Inferno" di Dan Brown

Buon inizio di settimana! Prima di accumulare le recensioni sì, come no! hai proprio la fila! >_<, ho deciso di pubblicare oggi quella di Inferno: una lettura che, dopo mesi, se non anni, di continui rinvii, ho finalmente deciso di leggere! :) Vi lascio alla recensione!

Titolo: Inferno
Serie: Rober Langdon #4
Autore: Dan Brown
Traduttore: 
Pagine: 712
Anno di pubblicazione: 2014
Editore: Mondadori
ISBN: 9788804640691
Prezzo di copertina: 5,00 €

Trama: Il profilo di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di "infernale" ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c'è niente di normale. 
È un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d'ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all'uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.
Voto: 


Erano mesi che non facevo altro che ripetermi quanto mi sarebbe piaciuto leggere qualcos'altro di Dan Brown, autore che personalmente apprezzo moltissimo. 
C'è chi dice che i suoi libri sono commerciali (ma qualcuno mi può fare il nome di un autore con fini NON commerciali?), ma secondo me ha una penna eccezionale. Poi sarà pure perché il suo Il codice da Vinci è stato, anni fa, il mio primo vero thriller e, insomma, una cosa tira l'altra e mi sono affezionata a lui e ai suoi romanzi.


Era da tempo, come dicevo prima, che desideravo leggere qualcos'altro di suo e la scelta, se avessi voluto continuare la serie canonica di Robert Langdon, sarebbe dovuta ricadere su Il simbolo perduto, terzo della serie e l'unico che ancora mi manca. E allora vi chiederete, perché mi sono buttata su Inferno
Il motivo è puramente logistico: volevo, infatti, leggere il libro in formato cartaceo e, dovendolo portare nella borsa/o zaino, ho optato per quest'ultimo solo perché ho comprato tanto tempo fa il tascabile da 5€ (oramai introvabile e non si sa perché!!!).

Confesso che inizialmente la storia mi è parsa un po' così così... c'era qualcosa che non mi convinceva e, anzi, ho trovato quei primi capitoli un po'  noiosetti. Il bello è arrivato (se non ricordo male) attorno alle 100/200 pagine. Da lì il vecchio caro Dan è partito e nessuno l'ha più fermato.



Lo stile della scrittura è sempre lo stesso: scivola via come pochi, si legge senza segni di fatica e ci si affeziona di nuovo al grande Langdon (anche se Dan dovrebbe spiegarmi perché ogni buona volta c'è una tizia carina che gli casca ai piedi! Eh, Dan?!?!?).  
Dunque, dicevo: lettura scorrevolissima e dulcis in fundo... paranoie venite a me!!! Chi, infatti, si accinge a leggere un libro di questa serie deve essere preparato alla prossima apocalisse in atto. Come sempre l'autore riesce a far riflettere tantissimo il lettore sull'argomento del libro. Mi è capitata la stessa cosa con gli altri due volumi, ovvero Il codice da Vinci e Angeli e demoni. Se avete voglia di riflettere in maniera approfondita su un particolare argomento che il buon Dan vi metterà letteralmente sotto gli occhi, questa serie fa per voi!

Il tema di Inferno è a tratti apocalittico, a tratti distopico (e bravo Dan! Il re degli autori commerciali!!! xD), ovvero: se la popolazione continuasse ad aumentare a dismisura e l'unica cosa che potrebbe salvarla è eliminarne una buona parte per non farla estinguere: lo fareste? È questo il quesito che questo libro e questa storia ci pongono. 

I temi che vengono trattati sono tanti e spesso mettono i brividi. Non so quanto ci sia di vero in quello che l'autore ha scritto (anche se penso che i dati dell'OMS sul numero delle persone su questo pianeta sia incredibilmente reale), ma veramente spingono il lettore a porsi delle domande.

Quella di Dan Brown è una delle mie serie preferite (poi diciamolo: è l'unico autore di thriller che digerisco, almeno finora) e non posso non consigliare questo suo libro come tutti gli altri. Ok, forse La verità del ghiaccio non tantissimo! xD


Inoltre, sono curiosa di leggere La fuga di Logan di W.F. Nolan e G.C. Johnson, edito in Italia da Mondadori alla fine degli anni '70 - opera citata da Dan Brown all'interno del suo romanzo - anche se per il momento vorrei evitare ulteriori paranoie (sulla teoria della negazione perlomeno hai ragione, Dan!). 

Quindi: leggete questo libro se avete voglia di un po' di avventura, di tanta bella Italia e di tanto, tanto mistero e azione. Se siete, poi, degli appassionati di arte, questo romanzo fa proprio per voi! 
Io nel frattempo cercherò di recuperare Il simbolo perduto,  visto che prossimamente inizieranno a girare il film anche di questo terzo volume! :) 


Ilaria

16 commenti:

  1. Aspetta, mi sono persa. Che significa 'autore commerciale'? ò.o

    Comunque non so, questo autore non mi ispira alla follia..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che scrive solo per soldi e che scrive quello che va più in voga per vendere di più?
      A me, invece, ispira moltissimo! :) Non so se hai già letto qualcosa di suo, ma è molto bravo.

      Elimina
    2. Oppure anche autori che in seguito al successo di una serie o di un libro continuano a pubblicare sequel, spin-off o prequel a iosa per sfruttare l'onda del successo.
      Davvero Ile non hai mai sentito parlare di "autori commerciali"?

      Elimina
  2. Dan Brown non mi ha mai ispirato più di tanto, però mi sa che questo lo leggerò, sia per avere un'idea riguardo al suo stile sia perché presto ne faranno un film.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, hanno fatto già due film dei suoi libri e stanno girando il terzo... Ti consiglierei di iniziare con i primissimi, come Angeli e demoni o Il codice da Vinci, se proprio vuoi farti un'idea su di lui. Poi scegli tu ;)

      Elimina
  3. Adoro Dan Brown! Credo che inferno sia il mio preferito della serie! Alla pari con Angeli e Demoni!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Martina! :) Ti dirò, il mio debole è ancora per Il codice da Vinci! Forse perché è stato il primo, ma anche Angeli e demoni non è per nulla male! ;))

      Elimina
  4. Anche a me è piaciuto molto questo libro. Dan Brown mi piace molto e anche io mi procurerò il simbolo perduto perché me ne hanno parlato un sacco bene, quell'uomo è una garanzia ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero, Patrizia?! Eh sì, sono d'accordissimo con te! Dan Brown è una garanzia! Anche se (forse è una mia impressione) ma brilla particolarmente sulla serie di Robert Langdon, invece con gli altri suoi libri "fuori serie" a volte toppa, come "Le verità del ghiaccio". Oddio, resta sempre avvincente ma meno del solito.
      Buone letture!!! ^^

      Elimina
  5. Io adoro Dan Brown, però Il simbolo perduto non è davvero all'altezza degli altri della serie di Langdon.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Veramente?!?!? O.O Non l'ho ancora letto, quindi non saprei proprio dire! :(

      Elimina
  6. Uhm, sai invece a me Brown non ispira più di tanto u.u Cioè, ho divorato Il codice Da Vinci, e La verità del ghiaccio è per me il libro mi è piaciuto di più. Ho letto anche Crypto, che mi è piaciuto un pò di meno, però mi sono accorta che è un autore che segue sempre lo stesso schema di base, e sopra ci ricama la storia. Mi sorprende poco diciamo...però sono contenta che a te piaccia! ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh sì, quello probabilmente sì, però è anche vero che è il suo stile, per cui c'è poco da fare, credo! xD Un abbraccio, Rosa!!! <3

      Elimina
  7. di questo Autore ho letto IL CODICE DA VINCI e ANGELI E DEMONI, e come thriller li avevo abbastanza apprezzati
    questo non so perchè mi attira un po' meno... Diciamo che fa parte di quei libri che non sono in cima alla mia WL :D

    RispondiElimina
  8. di questo Autore ho letto IL CODICE DA VINCI e ANGELI E DEMONI, e come thriller li avevo abbastanza apprezzati
    questo non so perchè mi attira un po' meno... Diciamo che fa parte di quei libri che non sono in cima alla mia WL :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, ti posso capire! :) Però, anche se magari non è una lettura che è in priorità, te la consiglio comunque quando sarà più nelle tue corde e quando sarà arrivato il momento giusto! ;)

      Elimina