giovedì 22 ottobre 2015

Recensione "Il conte di Montecristo" di Alexandre Dumas

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo di un libro che, sono sicura, conoscerete tutti: Il conte di Montecristo. Erano anni che rinviavo la lettura e finalmente questa volta mi sono decisa e ho fatto proprio bene perché è stata una splendida lettura, che vi consiglio! Ecco la recensione. :)

Titolo: Il conte di Montecristo
Autore: Alexandre Dumas
Traduttore: Lanfranco Binni
Pagine: 1.313
Anno di pubblicazione: 2011 (1846)
Editore: Garzanti
ISBN: 9788811379676
Prezzo di copertina: 19,50 €
Prezzo ebook: 1,49 €

Trama: Ambientato nella Francia della Restaurazione e della monarchia di Luigi Filippo, tra il 1815 e il 1839, "Il conte di Montecristo" è la storia di un'ingiustizia subita, riscattata da una vendetta portata alle sue estreme conseguenze. È anche una storia di onnipotenza: Edmond Dantès, vittima innocente dell'invidia dei suoi calunniatori, li distrugge sul loro stesso terreno, li "suicida" utilizzando gli stessi strumenti grazie ai quali sono diventati ricchi e potenti. Come un moderno supereroe, nella sua vendetta riassume in sé il bene e il male, si confronta con i limiti stessi della condizione umana, superandola: la vittoria è giusta ma amara, la vera liberazione è sempre oltre, altrove.
Voto:


Aver finito questo romanzo da meno di 24 ore non mi rende ancora pronta per scriverne una recensione degna, per cui tenterò - come sempre - di lasciare la mia impressione a caldo.

Indubbiamente Il conte di Montecristo è uno di quei libri da leggere almeno una volta nella vita: ci tengo a sottolineare almeno perché penso che probabilmente lo rileggerò con piacere anche in futuro, più di una volta. Non faccio la scoperta dell'America dicendo anche che è una lettura godibilissima, con personaggi forti, tenaci e che restano nel cuore, insieme ai vili e ai codardi di cui la storia è infarcita.
Avevo già letto I tre moschettieri di Dumas padre, ma dopo un inizio coinvolgente, aveva finito per stufarmi e finirlo era stato molto faticoso: cosa che non è successa con il conte, vuoi perché il romanzo è di genere leggermente diverso, vuoi perché la storia è - francamente - più interessante.
Prima di iniziarlo avevo deciso di leggerlo senza fretta, godendomelo nei tempi necessari e forse il risultato riflette questa decisione: l'ho amato e ogni volta non vedevo l'ora di riprenderlo in mano. Inoltre, nonostante la vastità della storia, dei personaggi e dei mille sotterfugi della trama, riuscire a leggerlo nei posti più disparati come treno e metro (la maggior parte delle volte circondata da pendolari che anziché dormire chiacchieravano come se non ci fosse domani) non mi ha affatto demoralizzata e anzi, mi ha aiutata ad evadere dalla realtà come non mi capitava da tempo leggendo un libro. Detto fra noi, dopo mesi di letture appena discrete (tranne alcune eccezioni), è stata una vera boccata d'aria leggere il conte: mi ci voleva proprio e penso che replicherò presto l'esperienza con un altro classico.

Ritornando al libro è scritto - chiaramente - benissimo, la storia prende molto e nonostante il conte sia un personaggio che non dice direttamente la sua versione si resta coinvolti emotivamente con quello che gli succede. Pensando ai lati meno positivi indicherei i dialoghi a volte troppo lunghi e decisamente romantici che spesso mi facevano alzare gli occhi al cielo (con un sorriso, però), poi mi sarebbe piaciuto un maggior coinvolgimento di ciò che il conte pensava e sicuramente mi ha un po' delusa il finale: mi aspettavo di più e mi è sembrato un po' frettoloso, ma a parte questo non ho altre "lamentele" da riportare.

In conclusione, se avete voglia di immergervi - letteralmente - in un gran bel romanzo di altri tempi, di lettura non dico facile ma nemmeno così complessa come pensavo, il conte fa per voi. Leggerlo almeno una volta, poi, è d'obbligo. ;)

16 commenti:

  1. Sono contenta che ti sia piaciuto! :) E' uno dei miei libri preferiti e il romanzo che mi ha portata poi ad amare totalmente Dumas!

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    1. Mi ha totalmente convinta della bravura e maestria di Dumas, senza alcun dubbio! :)

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  2. Questo è uno dei classici più belli e complessi che abbia mai letto.. è impegnativo ma ne vale la pena ^^

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    1. È impegnativo forse per la lunghezza, ma per il resto non ho trovato particolari difficoltà... ma sicuramente ne vale la pena, certo! ^^

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  3. Ila non puoi dirmi questo sui tre moschettieri! L'ho iniziato a leggere proprio in questi giorni.
    Non so nemmeno di cosa parla Il conte di Montecristo, ma non mi ha mai attirata. Mi sa che devo vedere un po'. XD

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    1. Non conosci la trama di Montecristo?!?! O.O Non hai mai visto nemmeno - o sentito parlare - della famosissima serie tv che ne hanno tratto? Sì, purtroppo i tre moschettieri non mi ha fatto impazzire come romanzo, però sono sicura di essere stata un'eccezione...quindi non è detto che debba succede lo stesso a te! ;)

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    2. So solo le cose "tecniche" diciamo. Chi l'ha scritto, il titolo, che conta un bel po' di pagine, per il resto proprio nada. D:
      Non sapevo manco ne fosse stata tratta una serie tv. Lo evito come la peste, non so bene perché, eppure ho letto parecchi classici e ne ho molti da leggere a casa, ne compro appena posso, ma questo... Boh!
      Mi eclisso. XD

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  4. Bella recensione! Leggere un classico dona sempre mille emozioni che nutrono il cuore e la mente :)

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    1. Grazie di cuore! :) È proprio vero, guarda! Infatti sto già pensando al prossimo...forse Peter Pan! *_*

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  5. Molto contenta che ti sia piaciuto! Ma immagino fosse inevitabile! :D Mi trovo molto d'accordo con quello che hai scritto, sopratutto sul fatto che lo si può leggere ovunque, e prende talmente tanto da riuscire ad isolarsi da tutto! :D
    E anch'io ho trovato il finale leggermente tirato via, però mi è piaciuto ugualmente tantissimo e sono stata molto felice per la "fine" che fa il Conte :D

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    1. Ciao Anna!!! Eheheh la "spinta" a leggerlo sei stata proprio tu, lo sai bene! E non posso fare a meno che ringraziarti, anche se indirettamente, per l'esempio dato! :D Sì, è vero! La "fine" del Conte è stata proprio carina e lui come personaggio se l'è proprio meritato! Bravo Dumas a non cadere sul finale! :)

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  6. storicamente pare che Dumas lo avesse ripreso da una storia realmente accaduta scritta negli archivi della polizia e pare che lui copiasse altri romanzi o che pagasse degli autori per farsi dare da loro il "canovaccio" ... un po' come fa la Rowlings con i ghostwriters...

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    1. Cavolo, ma sai che non avevo mai sentito questa storia della Rowling con i ghostwriters?! Devo proprio informarmi! Beh sì, sicuramente all'epoca qualcosa di simile, cioè di qualche persona incarcerata ingiustamente, sarà pure successo!

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  7. per me è un capolavoro evergreen, l'ho adorato; Dantès è un personaggio complesso e carismatico che non si può non apprezzare!!
    però effettivamente questa cosa che ha detto figli di sputnik - e che avevo letto tempo fa - un po' mi ha fatta rimaner male :(
    Dumas copione? non c'è speranza per il futuro o.O

    cmq l'opera mi piace :)

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    1. Non sono un'esperta del settore, ma probabilmente saranno voci che circolano...un po' come sul mistero che c'è sulla figura di Shakespeare...almeno spero! xD Tornando a Dantès, concordo: è un personaggio con il quale non si può fare a meno di empatizzare.

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  8. Devo rileggere questo libro, letto tanto tempo fa.

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