giovedì 26 novembre 2015

Recensione "Il grande Gorsky" di Vesna Goldsworthy

Buongiorno! La recensione di oggi è forse una delle più negative degli ultimi tempi: non è un libro brutto, ma non mi è nemmeno piaciuto moltissimo. Ve ne parlo meglio nella recensione.

Titolo: Il grande Gorsky
Autore: Vesna Goldsworthy
Traduttore: Mariagiulia Castagnone
Pagine: 162
Anno di pubblicazione: 2015
Editore: Mondadori
ISBN: 9788804650577
Prezzo di copertina: 16,00 €

Trama: "Era uno di quegli affari che capitano una volta nella vita, se si è fortunati." Per Nicholas, giovane libraio di Chelsea, l'affare si chiama Roman Gorsky: il miliardario russo più ricco e sfuggente di tutta Londra. Gorsky è speciale, i suoi modi sono eleganti con noncuranza, ha fascino, i suoi soldi non gridano, sussurrano, la voce è gentile e non ha bisogno di sfoggiare i simboli del potere. Cosa ci fa Roman Gorsky sulla soglia di una piccola libreria indipendente? Ha una richiesta, uno specialissimo desiderio per cui è pronto a pagare qualsiasi fortuna. Sta ristrutturando una nuova casa (un palazzo che faccia impallidire Buckingham Palace) e vuole che sia dotata della migliore biblioteca privata della città, anzi d'Europa. Non una biblioteca qualsiasi, ma quella di un lettore appassionato, piena di vecchi tascabili e edizioni rare, libri ereditati e novità ancora da leggere. Una biblioteca in grado di incantare… Chi? Natalia Summerscale. Incredibilmente bella e incredibilmente inavvicinabile. Lei e Gorsky si sono conosciuti nella Stalingrado della loro infanzia, poi si sono perduti. È per lei che Gorsky ha costruito tutta la sua fortuna, per lei da decenni costruisce un piano di conquista con la precisione di un generale dell'Armata Rossa. Per lei assolda il giovane Nicholas, Cupido complice e ingenuo del più assoluto degli amori. E Nicholas, scappato dalla guerra in Iugoslavia con in tasca un dottorato in Letteratura e pochi soldi d'eredità, viene di colpo catapultato nel mondo spudoratamente ricco, glam e luccicante della pericolosa oligarchia russa a Londra. Si innamorerà in modo sbagliato, avrà relazioni sensuali e fuori dalle regole, sarà deluso e capirà molte cose. Ma soprattutto dovrà realizzare la più audace delle fantasie: far innamorare di Gorsky una donna, solo per essersi aggirata nella sua biblioteca...
Voto:



Il grande Gatsby è uno fra i miei libri preferiti, uno di quei romanzi che oltre ad offrire una bellissima lettura riescono anche a trasmettere qualcosa a livello umano e personalmente è riuscito a trasmettermi dei valori di crescita personale, per cui quando ho notato la pubblicazione di questo libro non ho potuto fare a meno di inserirlo nella sempre più lunga wishlist, ma la vera manna è stato trovarlo a 4 € da Libraccio la settimana scorsa.
Sia chiaro, non mi aspettavo un capolavoro ma non ero nemmeno così prevenuta da credere si potesse rivelare una delusione, cosa che in parte è successa.

La rivisitazione che offre la Goldsworthy è sicuramente quella di una persona che ama l'opera di Fitzgerald e attraverso il suo romanzo è inevitabile notare la cultura di questa autrice. 
Il Gatsby del romanzo è stato riproposto con il nome Gorsky e non è più un miliardario americano, ma russo. Nick, la voce narrante, non è più un broker dell'America pre-crisi del '29, ma un bulgaro scappato dalla guerra alla fine degli anni '80 e approdato a Londra, dove lavora in una libreria.
Purtroppo devo dire che ho trovato il Nick di Vesna Goldsworthy antipatico, apatico e noioso. Gatsby è un personaggio che amo da morire, ma Gorsky purtroppo in questo romanzo mi è sembrato più un personaggio da sfondo che altro. Insomma, devo dire che la scrittura di questa autrice non mi ha emozionata e affascinata per nulla, rivisitazione o meno. Onestamente non sarebbe riuscita a conquistarmi nemmeno se questo libro fosse stato inventato di sana pianta da parte sua. 

Sicuramente si salva perché è scritto tutto sommato bene, anche se inizialmente l'ho trovato un po' lento (e petulante), ma poi una volta abituata allo stile è facile da leggere. 
Purtroppo non ho sentito nessuna familiarità/vicinanza con i personaggi: sono rimasti tutti un po' da sfondo e senza nessuna partecipazione emotiva.

In conclusione direi che no, non ci siamo. Se avete voglia di dargli una chance le pagine sono poche e potrebbe risultare una lettura gradevole, ma se proprio volete leggere qualcosa, leggete il capolavoro di Fitzgerald.

8 commenti:

  1. Se lo trovo in offerta vedrò di leggerlo! :( Peccato per i personaggi. Comunque con quella foto di Di Caprio mi hai distratta! XD

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  2. ce l'avevo in WL ma ero dubbiosa, grazie a te credo gli darò una chance solo se lo troverò in biblioteca...
    http://www.audreyinwonderland.it/

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    1. Grazie per la fiducia! :) Ho appena dato un'occhiata al tuo sito e... wow, è fantastico! *__*

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  3. L'ho letto anche io tempo fa, ed ho apprezzato pienamente solo il finale...ma devo anche ammettere che io non ho un buon rapporto con gli scrittori nordici!

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    1. Beh da quanto mi dici lo hai apprezzato molto di più tu! ;) Il mio rapporto con gli scrittori nordici è uguale a tutti gli altri autori del resto del mondo, ma questo libro non mi ha proprio entusiasmata! >.<

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  4. Non conoscevo questo libro, ma leggendo la trama e la tua recensione mi sembra ai limiti del plagio xD E già solo per questo inutile xD Credo che mi fiderò del tuo giudizio e lo lascerò perdere senza tanti rimpianti xD

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    1. Eheheh grazie Anna! :) Ma in realtà, detto fra noi, il titolo è tutta opera della geniale Mondadori, visto che in originale era semplicemente "Gorsky", ma sai com'è! ;)

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