Salve sopravvissuti! ^^
Ormai siamo veramente in pochi a non aver abbandonato la blogsfera in questo mese ricco di vacanze, non so da voi ma qui c'è un tempo veramente pessimo...in questo periodo sto leggendo veramente tanto per i miei standard e le recensioni non fanno che accomularsi, quindi questa mattina ve ne tocca un'altra... ^^
Ormai siamo veramente in pochi a non aver abbandonato la blogsfera in questo mese ricco di vacanze, non so da voi ma qui c'è un tempo veramente pessimo...in questo periodo sto leggendo veramente tanto per i miei standard e le recensioni non fanno che accomularsi, quindi questa mattina ve ne tocca un'altra... ^^
Titolo: Una carrozza per Winchester. L'ultimo amore di Jane Austen
Autore: Giovanna Zucca
Pagine: 285
Anno di pubblicazione: 2013
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Fazi Editore
ISBN: 978-8864119984
Prezzo di copertina: € 16.50
Trama: Winchester, 1817. Jane Austen è affetta da un'oscura malattia. La sua
vicina di casa, la giovane Angelica, scrive all'amica Jane Mary, che
vive a Londra, perché convinca suo padre, medico di fama a Londra, a
intervenire in favore della nota e amatissima autrice. Sir Addison
accetta di recarsi a Winchester dove si prodiga per aiutare la
scrittrice, assistito dai fratelli di lei, Cassandra e Henry. Con
l'aiuto del collega Hodgkin, il dottore riuscirà a scoprire le cause
della malattia di Jane ma non riuscirà a curarla; in più, la scrittrice
rifiuterà ogni ricovero, preoccupata unicamente di portare a termine il
suo nuovo romanzo. Nel frattempo, tra medico e paziente nascerà dapprima
un'amicizia, poi l'amore. La morte di lei, però, metterà fine a tutto
portando alla disperazione il dottore.
Voto:
"Una carrozza per Winchester è una storia di fantasia che affonda le sue radici in episodi reali della vita della protagonista e di quella del medico che, per una manciata di anni, non ha potuto salvarla." n.d.a.
Giovanna Zucca si presenta come una Janeite appassionata, come molte di noi, della grande scrittrice inglese; la differenza è che lei decide di omaggiarla scrivendo un libro, non esattamente fedele alla storia, proprio sulle ultime settimane di vita di Jane Austen. Ho scritto non fedele, appunto perchè l'autrice italiana immagina un incontro (impossibile per scarto temporale) tra la scrittrice e il medico che darà il nome alla malattia che si è portata via troppo presto la nostra Jane.
Mi ha sempre affascinata la sua figura, insomma non poteva essere il contrario visto che amoquasi tutti i suoi romanzi! *-*
E quando sono stata catapultata nella casa dei fratellli Austen a Winchester, non ho saputo resistere davanti a quella figura sofferente ma incredibilmente forte che ha conquistato i cuori di molte lettrici.
L'ho sempre immaginata esattamente come la Zucca l'ha descritta: intelligente e arguta, innamorata della penna ma anche molto attaccata alla famiglia è una Jane schietta e scaltra, con una mentalità già molto aperta per i suoi tempi mostra quell'ironia disinvolta che colpisce in molti dei suoi romanzi.
Neppure il chiuso e riservato dottore Thomas Addison riuscirà a non rimanerne incantato: l'incontro tra i due avviene dopo che la figlia gli scrive implorandolo di far visita alla famosissima "Lady A" per capire quale malattia stia, da qualche settimana, minando il corpo e lo spirito della donna da lei ammirata; il medico, che accetta solo per stima nei confronti di una donna capace di trasmettere non solo emozioni ma anche di descrivere attentamente la società con quel pizzico di ironia che denota intelligenza, ne rimane immediatamente folgorato: colpito dalla bellezza dell'autrice, nonostante la debolezza fisica, dalla sua innata eleganza e dal suo eccezionale acume.
Devo dire che la Zucca ha fatto un lavoro eccezionale ricostruendo perfettamente ogni particolare: ogni parola, ogni atteggiamento, le atmosfere e i luoghi, ogni pezzo è incatenato perfettamente all'altro e il risultato è che tutto riconduce alle opere di Jane Austen, e così succede che intravediamo in un persononaggio un po' di Mrs. Bennet o il solo menzionare Bath ci ricorda le atmosfere di Persuasione, insomma riferimenti, anedotti e piccoli particolari che hanno l'evidente scopo di fungere da omaggio all'autrice e alla sua opera. I personaggi risultano reali, soprattutto i due protagonisti della storia d'amore breve ma intensa e travagliata che fa sognare tutte noi Janeites. (ammetto però che la figura di Cassadra proprio non mi è andata giù)
A questo punto voi direte perchè un voto "così basso"??
Il libro mi è piaciuto, è scritto molto bene ma non mi ha coinvolta emotivamente come credevo, purtroppo ogni volta che mi ritrovo a leggere qualcosa che a che fare con JA sono sempre altissime le aspettative e qui lo erano ancora di più perchè sapevo che non mi trovavo davanti ad una rivisitazione di qualche sua opera; secondo motivo è che la storia "parallela", che ha per protagoniste la figlia del medico e l'amica, mi è sembrata un po' forzata, non ho capito il motivo di dover creare per forza due coppie di innamorati per una sorta di lieto fine, a maggior ragione se la storia è triste di per sé e tutti sappiamo già come andrà a finire; con una protagonista così importante non c'era bisogno di strafare perchè l'autrice è stata bravissima nel descrivere ogni sfacettatura del carattere della grande scrittrice.
Ve lo chiedo in ginocchio, non paragonatela più a nessuno!! >_<
Giovanna Zucca si presenta come una Janeite appassionata, come molte di noi, della grande scrittrice inglese; la differenza è che lei decide di omaggiarla scrivendo un libro, non esattamente fedele alla storia, proprio sulle ultime settimane di vita di Jane Austen. Ho scritto non fedele, appunto perchè l'autrice italiana immagina un incontro (impossibile per scarto temporale) tra la scrittrice e il medico che darà il nome alla malattia che si è portata via troppo presto la nostra Jane.
Mi ha sempre affascinata la sua figura, insomma non poteva essere il contrario visto che amo
E quando sono stata catapultata nella casa dei fratellli Austen a Winchester, non ho saputo resistere davanti a quella figura sofferente ma incredibilmente forte che ha conquistato i cuori di molte lettrici.
L'ho sempre immaginata esattamente come la Zucca l'ha descritta: intelligente e arguta, innamorata della penna ma anche molto attaccata alla famiglia è una Jane schietta e scaltra, con una mentalità già molto aperta per i suoi tempi mostra quell'ironia disinvolta che colpisce in molti dei suoi romanzi.
Neppure il chiuso e riservato dottore Thomas Addison riuscirà a non rimanerne incantato: l'incontro tra i due avviene dopo che la figlia gli scrive implorandolo di far visita alla famosissima "Lady A" per capire quale malattia stia, da qualche settimana, minando il corpo e lo spirito della donna da lei ammirata; il medico, che accetta solo per stima nei confronti di una donna capace di trasmettere non solo emozioni ma anche di descrivere attentamente la società con quel pizzico di ironia che denota intelligenza, ne rimane immediatamente folgorato: colpito dalla bellezza dell'autrice, nonostante la debolezza fisica, dalla sua innata eleganza e dal suo eccezionale acume.
A questo punto voi direte perchè un voto "così basso"??
Il libro mi è piaciuto, è scritto molto bene ma non mi ha coinvolta emotivamente come credevo, purtroppo ogni volta che mi ritrovo a leggere qualcosa che a che fare con JA sono sempre altissime le aspettative e qui lo erano ancora di più perchè sapevo che non mi trovavo davanti ad una rivisitazione di qualche sua opera; secondo motivo è che la storia "parallela", che ha per protagoniste la figlia del medico e l'amica, mi è sembrata un po' forzata, non ho capito il motivo di dover creare per forza due coppie di innamorati per una sorta di lieto fine, a maggior ragione se la storia è triste di per sé e tutti sappiamo già come andrà a finire; con una protagonista così importante non c'era bisogno di strafare perchè l'autrice è stata bravissima nel descrivere ogni sfacettatura del carattere della grande scrittrice.
Consiglio questo libro a tutte le amanti di Jane Austen per ritrovare quelle atmosfere che tanto amiamo; lo consiglierei anche a chi non conosce (o non apprezza) la scrittrice inglese ma quando leggo che qualcuno la paragona alla Kinsella mi vengono i brividi.
Kinsella e colleghe (ovviamente senza togliere niente a nessuno) non hanno nulla a che vedere con la Austen; le sue opere non sono semplici romanzi rosa dove la storia d'amore è la parte centrale del libro ma sono molto di più: c'è l'ironia con cui critrica la società, l' analisi dell'universo femminile e tutto ciò che ne deriva, la vita della campagna inglese e la critica alla città e ai suoi abitanti, pregi e difetti dell'uomo...c'è questo e molto altro.Ve lo chiedo in ginocchio, non paragonatela più a nessuno!! >_<
Questo romanzo l'ho adocchiato da molto tempo ma non credo che lo comprerò: i retelling sulla vita della Austen mi mettono una tristezza incredibile. Quando guardo Becoming Jane ad esempio, piango sempre sul finale, non ce la faccio a trattenermi.
RispondiEliminaA me invece attraggono moltissimo, lo trovo un bel modo per ricordarla. ^^
EliminaPila, siete una fonte di libri tutti da scoprire!
RispondiEliminaMi intriga questo libro ma se non è coinvolgente non fa per me...
Anche se non ho mai letto niente di Jane Austen e niente che riguarda le sue storie o di sé.
Ho visto soltanto il film Orgoglio e pregiudizio....uno dei miei preferiti ♥
Grazie Violet, sei gentilissima!! ^^
EliminaSe non hai mai letto P&P, non posso ovviamente che consigliartelo, devi leggerlo assolutamente e il prima possibile visto che hai amato il film!!! ^^
Mi incuriosiscono le recensioni a questo romanzo perché ho assistito alla presentazione al Salone del libro di Torino. Una di quelle presentazioni che NON ti invogliano a comprare il libro. La signora che mi sedeva vicino ed io siamo fuggite a metà della discussione.
RispondiEliminaDalle parole dell'autrice emergeva un ritratto della Austen piuttosto diverso dal solito, la tratteggiava come una donna che aveva vissuto senza amore, che non aveva conosciuto una passione folle, e anche nel carattere le toglieva molta dell'ironia e della forza che invece esprimeva attraverso i suoi romanzi. Sembrava una di quelle autrici che si è fatta un'idea e forzava tutto e tutti per far rientrare le cose in quell'idea. Sinceramente, non penso che lo leggerò mai.
Non ho seguito la presentazione al Salone, ma il ritratto che ne ha fatto l'autrice, nel libro, mi è piaciuto moltissimo....la cosa migliore del romanzo è proprio la personalità della Austen, io me la immaginavo proprio come l'ha descritta....
EliminaSecondo me sbagli a non dargli neanche una possibilità.
Ciao Pila :)
RispondiEliminaSono una nuova lettrice del tuo blog!! E' davvero molto bello e pieno di tante belle cose!! Come questa recensione!! Oh, io amo Jane Austen e tutti i suoi romanzi!! *-* Inoltre, sto cercando di avere tutti (o almeno quasi) i romanzi liberamente ispirati a quelli di Jane, o opere di fantasia o sequel che in qualche modo la riguardano... e questo mi manca!! Ma la tua recensione mi ha convinta, quindi penso proprio che lo comprerò!! :)
Ciao e complimenti :* A presto!
Ciao MAry!! ^^
EliminaGrazie per aver ricambiato ed esserti unita a noi, mi fa piacere!! ^^
Anche io adoro Jane Austen, è una delle mie autrici preferite (in effetti l'unica donna ^^) per quanto riguarda il libro, non posso che consigliartelo perchè è davvero carino, soprattutto per una Janeite convinta!!
A presto! ^^
Allora fa proprio per me!! :)
EliminaCiao :*