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venerdì 4 dicembre 2015

Mini recensione "Aidan Spin-Off" di Laura Rocca

Buongiorno, lettori!!! ^^ Oggi esce questo nuovo racconto, spin-off della serie Le Cronistorie degli Elementi di Laura Rocca, la quale ringrazio per avermi dato l'opportunità di leggerlo in anteprima! Ecco la recensione! :)

Titolo: Aidan Spin-Off 
Serie: Le Cronistorie degli Elementi #1
Autore: Laura Rocca
Pagine: 158
Anno di pubblicazione: 2015

Trama: Il fuoco è il mio elemento, la rabbia verso i miei nemici quello che mi spinge ad andare avanti, il coraggio ciò che fa di me uno dei guerrieri più forti tra i custodi degli elementi. 
Non ho paura del dolore, ne ho già conosciuto troppo; non temo la morte, è già venuta a farmi visita molti anni fa e non mi ha avuto per un soffio; il mio cuore è di ghiaccio e nulla lo ha mai scalfito. 
Poi è arrivata lei. 
Ho percepito emozioni che non conoscevo, provato sentimenti di cui non sapevo l’esistenza; sono cambiato. Allora mi è stato portato via tutto. Di nuovo. 
Come potrò vivere per sempre sapendo che non sarò mai degno dell’unica persona che abbia mai amato? 

Voto:


Questo spin-off racconta le vicende che già nel primo volume della serie sono state raccontate, ma dal punto di vista di Aidan, il protagonista maschile della serie.

Come al solito lo stile di scrittura di Laura è scorrevole, romantico e appassionante: impossibile non restare affascinati dalla lettura e continuare a leggere. È interessante scoprire cosa è passato nella mente di Aidan, visto che la serie principale era raccontata dal punto di vista di Celine. Si impara a conoscere meglio il personaggio, le motivazioni che lo hanno spinto ad agire in determinate occasioni e il travaglio che ha dovuto affrontare in seguito a una circostanza che non sto qui a dirvi altrimenti vi spoilerei qualcosa!


L'autrice è senz'altro innamorata dei suoi personaggi, ma in questo racconto è evidente l'amore che prova nei confronti del suo personaggio maschile. Una piccola chicca su questo spin-off sta nella cover: Laura, infatti, ha voluto che Aidan non avesse un vero e proprio volto, ma ha lasciato piena libertà ai suoi lettori di immaginarselo come più preferiscono. 
Per questo motivo non inserirò immagini "maschili" nella recensione: mi piace quest'idea dell'autrice e non voglio proporre nemmeno io un determinato modello che incontra i miei gusti personali per lasciarvi maggiore libertà possibile.

Consiglio senz'altro la lettura di questo breve racconto agli appassionati della serie principale e a chi non dispiacerebbe saperne di più su quello che era successo nel primo volume, per averne una visione più completa. 

martedì 17 novembre 2015

Mini recensione "Il canto del ribelle" di Joanne Harris

Buongiorno, lettori! Sono davvero imperdonabile, ultimamente sono sparita dalla circolazione su tutti i profili del blog, ma non ho avuto proprio tempo! :( 
Tornando al post di oggi, vi parlo di un libro del quale hanno parlato praticamente tutti nell'ultimo mese... Il canto del ribelle di Joanne Harris. Confesso di non aver mai letto nulla di quest'autrice, ma il romanzo mi ha davvero affascinata, sarà pure perché parlava di mitologia. Ringrazio di cuore la Garzanti per la consueta cortesia e disponibilità nell'avermi inviato il libro.

Titolo: Il canto del ribelle
Autore: Joanne Harris
Traduttore: Laura Grandi
Pagine: 319
Anno di pubblicazione: 2015
Editore: Garzanti
ISBN: 9788811688037
Prezzo di copertina: 16,90 €

Trama: Per Loki, il dio delle fiamme, intelligente, affascinante, ingannatore, spiritoso, l'accoglienza ad Asgard non è delle migliori. Nella città dorata che s'innalza nel cielo in fondo al Ponte dell'Arcobaleno, dove vivono le donne e gli uomini che si sono proclamati dèi, tutti diffidano di lui, che ha nelle vene il sangue dei demoni. Malgrado la protezione di Odino, Loki ad Asgard continua a non essere amato: quello è il regno della perfezione, dell'ordine, della legge imposta. 
Entrare definitivamente nella schiera delle divinità più importanti, per lui, è impossibile: non solo gli viene impedito, è la sua stessa natura ribelle a impedirglielo. Ma arriva il momento della sua riscossa. Il mondo delle divinità è agli sgoccioli, una profezia ne ha proclamato la fine imminente. E Loki potrà mettere le sue capacità al servizio di Asgard e dei suoi abitanti. È lui che si adopera, con la sua astuzia, per trarre in salvo Thor e compagni. Ma gli dèi sono capricciosi, volubili e di certo non più leali di Loki. Adesso è giunta per lui l'ora di decidere da che parte stare, chi difendere e contro chi muovere battaglia. E di scoprire se i suoi poteri e la sua astuzia possono davvero salvarlo dalla fine che minaccia i Mondi e le creature, umane e divine, che li abitano. Joanne Harris ci porta nelle atmosfere piene di fascino della mitologia nordica: le divinità buone e cattive, i popoli in lotta tra loro, le forze oscure, le città fantastiche e le battaglie sanguinose. Protagonista assoluto è Loki...
Voto:


Il canto del ribelle non è altro che la storia degli Dei di Asgard raccontata dal punto di vista di Loki, il Burlone. O il cattivo della situazione.
Beh, neanche tanto in realtà. 
Loki è un personaggio che ho imparato a conoscere attraverso la serie cinematografica che la Marvel ha dedicata a Thor: interpretato da Tom Hiddleston è un personaggio invidioso, geloso e vendicativo, ma la Harris con questo libro cerca di darci la sua versione dei fatti: perché Loki è così invidioso, geloso e vendicativo?
Partendo dal presupposto che, essendo originario del Caos, Loki non è di partenza una figura alquanto buona e pia, ma c'è anche da dire che i suoi "colleghi" Dei non siano propriamente dei santi (ops...). Detto questo, Loki resta comunque una figura interessante, perché è fuori da ogni schema e perché sì, per una volta leggere del cattivo protagonista ci vuole.

Non so quasi nulla di mitologia norrena, per cui non posso fare un paragone fra quello che dicono le leggende e la storia che la Harris ha intessuto. Posso solo dirvi che risulta essere una lettura molto piacevole, divertente, inusuale ed evocativa. Non sono nemmeno una forte amante del fantasy, ma leggere del regno di Asgard e delle sue popolazioni così diverse le une dalle altre, ha risvegliato la mia fantasia.


Ho trovato Loki un personaggio subdolo, manipolatore, vendicativo, rancoroso, astuto, egoista, narcisista e... mi è piaciuto: chi ha sempre e solo voglia di leggere di come i buoni vincono sul male e vivono fra unicorni e arcobaleni? Ogni tanto leggere l'altra versione ci sta tutta.

Consiglio dunque la lettura di questo libro a tutti: sia agli amanti del fantasy che no, a chi ama la mitologia in generale, ma anche a chi ama le storie riproposte sotto un'altra luce.

giovedì 29 ottobre 2015

Recensione "Un cuore per un cuore" di Ornella Calcagnile

Buon pomeriggio, lettori! Dopo l'annuncio di questa mattina, adesso vi parlo delll'ultimo racconto di Ornella Calcagnile, la quale ringrazio per avermelo inviato. Il tema della storia è: cosa successe dopo il vissero felici e contenti di Biancaneve e del suo principe? 
Titolo: Un cuore per un cuore
Serie: Once Upon a Steam #1
Autore: Ornella Calcagnile
Pagine: 63
Anno di pubblicazione: 2015
Editore: Dunwich Edizioni
Prezzo di copertina: 0,99 €

Trama: A Steamwood, nel piccolo regno di Enchanted Forest, Biancaneve e il suo principe hanno conseguito il tanto meritato lieto fine dando persino alla luce una bambina, riflesso della madre: Biancabrina. 
Una felicità raggiunta a discapito però della “povera” Grimilde che, sopravvissuta, si è nascosta nella cittadina di Steamgrow e ha ordito una tremenda vendetta a danno della figliastra, lanciando nel momento più opportuno una maledizione sul regno, un sortilegio a cui, per sua sfortuna, Biancabrina è riuscita a sottrarsi. 
Tra elementi della fiaba classica e quelli innovativi dello steampunk, una nuova improbabile principessa tenterà di riconquistare il regno che le spetta di diritto e apporre la parola fine sulla sua “nonnastra”. Nell’impresa non sarà sola, ma accompagnata dal fidato amico Dopey e i suoi mecha-nani. 
Biancabrina riuscirà a guadagnarsi il lieto fine e portare a compimento la sua vendetta o sarà ostacolata dalle creature di Steamwood e dal Narratante, sommo signore di quelle terre? 
Tra ferro e vapore, magie e pozioni, ottone e marchingegni, tutto ha inizio con… Once Upon a Steam.

Voto:


Grimilde, la regina cattiva cade in un dirupo e Biancaneve e il principe azzurro possono finalmente vivere per sempre felici e contenti...o no? E se la regina cattiva non fosse davvero morta? E se la loro unica figlia si scopre non essere così buona e pia come la madre? O come direbbe Grimilde: "questa volta la mela è caduta lontana dall'albero". 

È questa la storia che Ornella ci racconta fra regni fiabeschi e reami incantati fatti di ferro e vapore: Biancabrina, figlia di Biancaneve e Florian (il principe azzurro) non è per nulla la principessa dolce e gentile che era stata sua madre, ma cerca l'indipendenza con la propria forza di volontà e anche brutalità, certe volte. Anche i nani si sono dovuti adattare ai nuovi tempi e la vendetta di Grimilde non si farà attendere.
Confesso di aver detestato la protagonista del racconto: mi va benissimo una principessa tutto pepe che non cerchi di emulare la - inutile - madre (fra le principesse Disney Biancaneve mi è sempre sembrata la più passiva... dopo Aurora), però certi atteggiamenti e alcune battute mi hanno proprio dato sui nervi. Però il finale me l'ha fatta un po' riscattare: è stato dark al punto giusto e in linea con il personaggio e ciò è riuscito a farmi incuriosire sul seguito. Finale che chiaramente non posso dirvi altrimenti farei un mega spoiler! ;D

La scrittura di Ornella è come sempre piacevole e scorrevole. Questo è il suo terzo racconto che leggo (gli altri due li ho recensiti qui) ma mi piace il modo in cui narra le sue storie.
In conclusione non posso fare a meno di consigliare questo racconto a chi ama le storie dei Grimm rivisitate, con una vena steampunk e dark che farà impazzire molti e con un finale... non proprio da favola o da vissero felici e contenti. ;)

martedì 29 settembre 2015

Recensione "Liv forever" di Amy Talkington

Buongiorno, cari lettori! I voti del sondaggio parlano chiaro: avete scelto la recensione di Liv, forever e quindi eccola qui! :) Adesso non mi resta altro che lanciare un nuovo sondaggio in modo che possiate scegliere la prossima recensione, che pubblicherò giovedì. ^^ 
Per questo libro devo ringraziare la De Agostini, che molto gentilmente mi hanno fornito. Come leggerete dalla recensione è un libro che mi ha appassionata molto e che ho divorato in pochissime ore. Vi lascio alla recensione! :)

Titolo: Liv forever
Autore: Amy Talkington
Traduttore: Manuela Salvi
Pagine: 296
Anno di pubblicazione: 2015
Editore: De Agostini
ISBN: 9788851133474
Prezzo: 14,90 €

Trama: La vita di Liv Bloom è sempre stata un disastro. Un continuo susseguirsi di famiglie affidatarie, delusioni e fallimenti. Ecco perché, quando Liv vince una borsa di studio per Wickham Hall, la più prestigiosa accademia d'arte dello stato, è al settimo cielo. 
L'arte non è solo la sua più grande passione, ma anche l'unica possibile via di fuga da una vita che detesta. E poco importa che l'atmosfera di Wickham Hall sia a dir poco spettrale, che gli antichi edifici abbiano un aspetto sinistro e che ogni angolo delia scuola risuoni di misteri e premonizioni. Liv è troppo felice per farci caso. Tanto più che Malcolm, il ragazzo più bello e talentuoso dell'accademia, sembra essersi disperatamente innamorato di lei. Presto, però, l'idillio si infrange. Perché nemmeno L'amore di Liv e Malcolm può ignorare l'antica maledizione che si nasconde tra i corridoi di Wickham Hall. Una maledizione che porta con sé una lunga scia di sangue. E che ora vuole reclamare la felicità di Liv.
Voto:


Dopo un mese difficile di letture, leggere questo libro è stata una vera e propria boccata d'aria fresca. Pur essendo per certi versi triste, l'ho letto nel giro di pochissime ore: una volta iniziato non riuscivo a staccarmi dalle pagine e poi è talmente breve e scritto bene che è scivolato via senza che me ne accorgessi.
Chiaramente è un romanzo per ragazzi giovani, ma persino io che non sono più una teenager da tempo l'ho trovato molto avvincente, appassionante ed estremamente coinvolgente: sono riuscita a leggerlo con mio fratello che chiacchierava in sottofondo e da Costa Coffe, quindi si merita un plauso per essere riuscito a mantenere la mia attenzione/concentrazione, una cosa non da poco.

La storia, ve la racconto molto sommariamente visto che in alto trovate anche la trama, è quella di Olivia, Liv per gli amici, che si trasferisce a Wickham Hall, una prestigiosa scuola dove viene subito notata da Malcom. È vero che all'inizio avevo storto il naso per la solita storia d'amore che nasce quasi in maniera istantanea, ma l'autrice riesce a dare una tale piega agli eventi e una tale trasformazione nei personaggi che è impossibile non affezionarsi a Liv, Malcom, Gabe e al resto dei personaggi.

Un'altra cosa che ho trovato affascinante sono le storie di alcuni "fantasmi" che vengono raccontate dal loro punto di vista: sicuramente spingono il lettore ad entrare in maniera più intima e profonda con loro, pur non essendo fra i personaggi di primo piano del libro. 
Certo, è anche vero che un maggiore approfondimento dal punto di vista delle storie personali e psicologiche dei personaggi sarebbe stato molto gradito e avrebbe arricchito di molto il libro. 
Mi sarebbe piaciuto saperne di più sui personaggi principali, soprattutto su Malcom e Gabe: il primo per sapere davvero perché aveva scelto Liv e il secondo per conoscerlo meglio, visto che la sua storia personale viene a malapena accennata. Inoltre sarebbe stato interessante accennare brevemente anche al personale e corpo docente che lavora a Wickham Hall, che secondo la mia opinione aveva un gran potenziale che non è stato sfruttato.

Tutto sommato però, come dicevo prima, lo stile e la scrittura di Amy Talkington sono semplici, diretti e riescono ad incollare il lettore alle pagine del libro e spero proprio che pubblichi presto altro: mi piacerebbe leggere altro di suo, visto che Liv forever l'ho praticamente divorato in meno di 24 ore.

In conclusione, consiglio la lettura a chi ama le storie di "fantasmi", ma anche le storie d'amore tragiche, i romanzi che tengano col fiato sospeso fino alla fine e, in fin dei conti, una lettura che pur essendo molto leggera consiglio caldamente.

giovedì 24 settembre 2015

Recensione "Outlander - La straniera" di Diana Gabaldon

Buon inizio di pomeriggio! :) Sono mooolto indietro con le recensioni, per cui ho deciso di pubblicarne anche oggi un'altra. Recensione che purtroppo non è molto ispirata, anche perché il paragone con la serie tv è stato alla fine inevitabile, quindi vi chiedo scusa ma... prendetela così com'è venuta! >.<

Titolo: Outlander - La straniera
Serie: Outlander #1
Autore: Diana Gabaldon
Traduttore: Valeria Galassi
Pagine: 838
Anno di pubblicazione: 2015 (1991)
Editore: Corbaccio
ISBN: 9788863809466
Prezzo: 16,60 €

Trama: L'anno è il 1945. Claire Randall, un'infermiera militare, si riunisce al marito alla fine della guerra in una sorta di seconda luna di miele nelle Highlands scozzesi. Durante una passeggiata, la giovane donna attraversa uno dei cerchi di pietre antiche che si trovano da quelle parti. All'improvviso si trova proiettata indietro nel tempo, di colpo straniera in una Scozia dilaniata dalla guerra e dai conflitti tra i clan... nell'anno del Signore 1743. Catapultata nel passato da forze che non capisce, Claire viene coinvolta in intrighi e pericoli che mettono a rischio la sua stessa vita e il suo cuore. L'incontro con il giovane e affascinante cavaliere scozzese James Fraser la costringe a una scelta radicale tra due uomini e due vite, in epoche così diverse tra loro.
Voto:


Dovete sapere che il mio rapporto con i libri della Gabaldon è di odio/amore. 
In effetti i presupposti perché la serie mi piaccia ci sono tutti: amore, passione, avventura, ambientazioni storiche, viaggi nel tempo, elementi fantasy. 

Purtroppo quello che mi ha sempre frenato leggendo questa saga è la poca empatia che provo per i personaggi: sia chiaro, la Gabaldon è una bravissima scrittrice che sa il fatto suo in termini di scrittura, usi e costumi dell'epoca e si è data chiaramente un grande da fare affinché tutto quello che inserisse nel romanzo (mi viene da pensare alle armi o alle nozioni di botanica e medicina) fosse quanto di più veritiero possibile. 
E non ho dato 4 stelline su 5 per nulla, ma ogni volta che leggo i suoi romanzi trovo che ci sia scarsa vicinanza con Jamie e Claire, per non palare dei personaggi secondari. Pur essendo una bravissima narratrice, personalmente ritengo che pecchi nell'avvicinare il lettore ai personaggi, ma badate bene è solo una mia impressione.


E questo mi porta a fare dei paragoni con la serie tv, che ho amato. Prima di tutto gli attori sono stati fantastici e sprizzano complicità da tutti i pori, riuscendo a portare sullo schermo una coppia come quella di Claire e Jamie in maniera molto naturale e spontanea: sì, per loro non sarà stato affatto facile girare certe scene con decine di gente attorno, ma il risultato comunque è fantastico e questo testimonia perché il pubblico apprezzi molto questo show.

Ritornando ai libri, quando anni fa quando lessi per la prima volta questo romanzo avevo iniziato anche il secondo che avevo abbandonato dopo poco tempo a causa della noia che mi aveva provocato la politica alla corte francese, per cui penso che da ora in poi grazie a questa rilettura che ha confermato le mie prime impressioni, ringrazio di cuore la Gabaldon per aver scritto questa bella saga, ma mi accontenterò di seguire la serie tv piuttosto che leggere i libri. 
Giusto per non farmi mancare nulla e farmi odiare dai fans della serie. xD

mercoledì 23 settembre 2015

Recensione "Il mondo che non vedi" di Laura Rocca

Buon pomeriggio!!! No, non sono scomparsa di nuovo ma semplicemente non ho avuto modo di prendermi cura particolarmente del blog ^^". Comunque, tornando alla recensione di oggi il libro di cui vi parlo mi è piaciuto molto e non mi dispiacerebbe leggere subito il secondo volume! *_*

Titolo: Il mondo che non vedi 
Serie: Le Cronistorie degli Elementi #1
Autore: Laura Rocca
Pagine: 633
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo ebook: 0,99 €

Trama: Celine, diciottenne timida e schiva, dopo la morte dei suoi genitori adottivi, accetta l’ospitalità del suo migliore amico Matteo diventando in seguito la sua ragazza. 
Dopo l’ennesimo evento spiacevole si risveglia in lei una strana energia che la disorienta. Turbata attraversa la laguna di Venezia rifugiandosi nella casa della sua infanzia, ma lì la tristezza l’assale. Il meraviglioso giardino dei suoi ricordi è ormai arido. Piangendo poggia la mano sulla terra spoglia causando qualcosa di inimmaginabile: un’energia sconosciuta fuoriesce dal suo corpo e tutto riprende vita lasciandola incredula e spaventata. In poche ore la sua esistenza verrà stravolta intrecciandosi a filo doppio a quella di Aidan e dei Custodi degli Elementi, una razza che può usare gli elementi per contrastare Fàs, il malvagio Spirito del Vuoto. Conoscerà un mondo di cui fino a ieri non sapeva nulla e di cui anche lei scoprirà essere parte. Molte domande esigeranno risposta e la strada da percorrere sarà lunga e richiederà a Celine di mettere in gioco se stessa come mai aveva fatto prima. 
Voto:


Di norma sapete che non vado matta per i fantasy, ma dopo aver letto una recensione più che positiva di questo libro sul blog di Simona del Salotto dei libri comprarlo e leggerlo è stato quasi un tutt'uno e in effetti devo dire che non mi è dispiaciuto affatto: è sicuramente un ottimo libro e scritto bene, che merita di essere conosciuto perché è una serie con molto potenziale così come l'autrice.

Partendo dal presupposto che ammiro molto la fantasia di Laura, è sicuramente un dono che ha oltre a quello della scrittura e si nota leggendo il suo libro. Un'altra cosa che salta agli occhi è indubbiamente quanto ami i suoi personaggi, tanto che le caratterizzazioni sono dipinte magistralmente e rendono facile al lettore affezionarcisi. Così come è ben strutturata la storia. 

Adesso però arrivano i tasti dolenti, ma ci tengo a sottolineare che queste soltanto mie opinioni personali. 
Prima di tutto la lunghezza del libro: avrei preferito un accorciamento di almeno 150/200 pagine. Leggendo i ringraziamenti ho scoperto che Laura detesta sintetizzare, ma purtroppo temo che sarebbe stato necessario. Chiaramente sempre secondo il mio punto di vista, infatti ho notato che certe volte la storia si perdeva in situazioni che potevano essere eliminate per rendere più snella la lettura, oltre al fatto che facevano calare la mia attenzione da lettrice. Altra cosa i dialoghi e le descrizioni minuziose: anche questi alcune volte li ho trovati estremamente lunghi e, ai fini della storia, non indispensabili.
Ultimissima cosa e ho finito sono le liste dei cibi che venivano portati in tavola a ogni pranzo/cena: confesso che sono stati l'unica cosa ad avermi infastidita, l'ho trovato decisamente eccessivo.

In conclusione posso affermare che a mio giudizio, a parte questi piccoli difetti, è un libro che si legge con gusto (e con velocità, nonostante la mole!) e che consiglierei sia agli amanti del fantasy che non.

Ho trovato la storia bella e originale e spero vivamente che uscirà presto il secondo volume visto che sono nemica delle saghe a causa della mia pessima memoria, soprattutto perché pretendo di sapere come continuerà la storia fra Celine e Aidan, che, inutile dirlo, ho adorato!

Spero di non sbagliarmi, ma verso Natale dovrebbe essere pubblicata una novella dal punto di vista di Aidan e non vedo proprio l'ora di leggerla!

lunedì 13 luglio 2015

Recensione "Evadne. La sirena perduta" di Diana Al Azem

Buon inizio di settimana lettori!!! ^_^ Sono ancora elettrizzata per la nuova grafica che ieri sono riuscita a mettere su (e gli occhi mi pizzicano ancora! xD), ma sono proprio tanto felice del risultato! Inoltre grazie per i commenti che mi state lasciando... grazie, grazie, grazie! 

Tornando al post di oggi vi parlo di un romanzo che ho scoperto solo da poco e che mi ha incuriosita moltissimo visto che adoro da sempre il mito delle sirene. Anche voi, vero??? ;D Purtroppo però, pur essendo partito bene all'inizio, mi ha annoiata da metà in poi! >.< Vedrete perché nella recensione! :( Ringrazio di cuore la Dunwich Edizioni per la copia ebook che mi ha fornito.

Titolo: Evadne. La sirena perduta
Serie: Evadne #1
Autore: Diana Al Azem
Traduttore: Eva Marchetti
Pagine: 230
Anno di pubblicazione: marzo 2015
Editore: Dunwich Edizioni
ISBN: 9788898361786
Prezzo: 9,90 €

Trama: Non potrò mai dimenticare quel senso di soffocamento provocato dallo stare così tanto tempo sott'acqua. 
Né la mancanza di ossigeno che mi bloccava i polmoni, provocandomi piccoli spasmi, o la poca luce che passava sotto il mare, spegnendosi poco a poco. Qualche istante prima di perdere conoscenza, sentii qualcosa afferrarmi la vita e trascinarmi nelle profondità del mare. Proprio in quel momento persi i sensi. Non ricordo né come né quando tornai a galla, ma a un tratto mi ritrovai alla deriva su una tavola da surf, di sera, a poche centinaia di metri al largo della costa di Tarifa. Grazie a una pattuglia di guardia che vigilava la zona, riuscii a tornare a casa. Non sono mai stata capace di spiegarmi come una bambina di tre anni, in mezzo al mare, fosse riuscita a sopravvivere a quelle temperature invernali.
Voto:


Evadne - La sirena perduta è il primo libro della serie Evadne e purtroppo al momento non so dirvi se è il primo di una duologia, trilogia o altro. Posso dirvi, però, che in patria è già uscito il secondo volume dal titolo Evadne - E la Valle delle Gorgoni.

Inizialmente il libro parte parecchio lento e non posso nascondere la mia impazienza nell'attesa di "vedere" le SIRENE. 
Dopo decine di pagine la situazione si sblocca e la lettura prende finalmente vita, si viene introdotti alla storia e ci si appassiona, si conoscono i personaggi e pian piano si impara ad amarli/odiarli. E io aspetto ancora le SIRENE. 
Nel frattempo la nostra protagonista, Eva, ci presenta i suoi due migliori amici: Miki, amico d'infanzia appassionato/ossessionato dal mondo subacqueo tanto da sostare ogni sera fino a notte inoltrata sulla spiaggia con tanto di telecamera che registra senza sosta perché "non si sa mai". Poi c'è Aurora, un'amica che da qualche anno si è trasferita a Tarifa, paesino affacciato sul mare sulla costa spagnola.
Pian piano vengono introdotti Sarim, fratello di Aurora, Sophia, un'altra ragazza trasferitasi da poco e Naiade, che inizialmente guarda con odio Eva ma poi... non ve lo dico!
E io aspetto ancora le SIRENE.

Quello che inizialmente mi era sembrato un romanzo ben scritto e con un buon potenziale si è poi andato trasformando in un libro pieno di banalità che mi hanno delusa, annoiata e fatta alzare gli occhi al cielo.

Prima di tutto l'autrice parte con l'ottima idea iniziale di circondare la protagonista di due buoni amici, ma una volta introdotto Naiade si perde perché gli amici tendono a diventare personaggi del tutto secondari e a quel punto è inutile per la nostra cara Eva, la protagonista, cercare di richiamare all'attenzione dei lettori il suo amico Miki (Aurora se l'è praticamente dimenticata da un pezzo visto che oramai si è fatta un nuovo "giro"), perché ormai la componente amici è stata sostituita dalla love story: che mi sta bene, seriamente, Naiade mi piace proprio, ma perché non tenere i lettori maggiormente sul filo del rasoio? 

Seconda cosa che ho notato e che mi ha dato fastidio è l'atteggiamento di Naiade nei confronti di Eva. Prima la guarda con odio, ma poi ovviamente fra i due scocca l'ammmore. Questo comportamento mi ha riportato alla mente (ma magari mi sbaglio perché sono passati anni) Edward di Twilight, che inizialmente non degnava di uno sguardo Bella o la guardava con odio... e poi alla fine sappiamo tutti com'è andata a finire.
Altra cosa è l'elemento "protagonista super tosta" immancabile: nonostante Eva abbia sin da subito mostrato un bel caratterino, certi atteggiamenti sono onestamente portati all'esagerazione. Mi riferisco a quello che dice quando sta affrontando Cris, diventando dura e tosta come poche. La cosa è stata, sinceramente, esilarante per certi versi, ma per altri ne avrei fatto sicuramente a meno. Va bene non essere l'inutile Bella della situazione, ma nemmeno far diventare una ragazzina che viene ripetutamente definita "normale" nel corso del romanzo "tosta e combattiva" come una guerriera dopo meno di 200 pagine. Ma che...?!
Ultimissima cosa e giuro di aver finito è l'elemento "non sorpresa" dell'autrice:
- prima di tutto il titolo: Evadne - La sirena perduta, già a questo punto sapete TUTTO e più spoilerante volete dirmi cosa c'è? 
- seconda cosa i titoli dei capitoli: sono anticipi, spoiler su quello che accadrà, ma vi rendete conto?!?!? Perché me lo anticipi, perché?!?! Sarà che io ODIO gli spoiler ma che senso ha?! 

Purtroppo credo che l'autrice abbia sbagliato nell'intraprendere la strada di avere a tutti i costi una protagonista dura e "mitica" (in tutti i sensi), quando invece avrebbe dovuto approfondire e usare maggiormente i miti e le leggende delle sirene, di Atlantide (del quale viene brevissimamente accennato) e delle Gorgoni, elementi che erano inizialmente il punto di forza del romanzo e che avrebbero dovuto continuare ad essere. 
Chiaramente la love story è carina e nel contesto della storia ci sta bene, ma purtroppo non basta. Inoltre, adesso che ci penso quest'ultima mi ricorda la storia d'amore dei protagonisti della serie di Josephine Angelini, basata sul mito greco, che toppò alla grande dopo due volumi abbastanza buoni, ma comunque.

Tolte queste critiche, il romanzo si legge abbastanza velocemente ed è molto godibile, inoltre leggere qualcosa sulle sirene (mi) fa sempre piacere. 
Però a questo punto non sono sicura di voler leggere anche il seguito, perché il finale non mi ha incuriosita al punto da fremere per l'uscita in Italia del secondo volume
Davvero mi è dispiaciuto dare un voto così - relativamente - basso a questo libro e sono anche arrabbiata perché c'erano tutte le premesse per un buon romanzo, invece alla fine l'autrice è scaduta nella banalità come sempre più spesso mi sembra che succeda.

Consiglio il romanzo a una fascia d'età ancora molto young e a chi è in cerca di una lettura piacevole e appassionante che, sia per tema che per periodo dell'anno, è azzeccato.