Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo di un libro che, sono sicura, conoscerete tutti: Il conte di Montecristo. Erano anni che rinviavo la lettura e finalmente questa volta mi sono decisa e ho fatto proprio bene perché è stata una splendida lettura, che vi consiglio! Ecco la recensione. :)
Autore: Alexandre Dumas
Traduttore: Lanfranco Binni
Traduttore: Lanfranco Binni
Pagine: 1.313
Anno di pubblicazione: 2011 (1846)
Editore: Garzanti
ISBN: 9788811379676
Editore: Garzanti
ISBN: 9788811379676
Prezzo di copertina: 19,50 €
Prezzo ebook: 1,49 €
Prezzo ebook: 1,49 €
Trama: Ambientato nella Francia della Restaurazione e della monarchia di Luigi Filippo, tra il 1815 e il 1839, "Il conte di Montecristo" è la storia di un'ingiustizia subita, riscattata da una vendetta portata alle sue estreme conseguenze. È anche una storia di onnipotenza: Edmond Dantès, vittima innocente dell'invidia dei suoi calunniatori, li distrugge sul loro stesso terreno, li "suicida" utilizzando gli stessi strumenti grazie ai quali sono diventati ricchi e potenti. Come un moderno supereroe, nella sua vendetta riassume in sé il bene e il male, si confronta con i limiti stessi della condizione umana, superandola: la vittoria è giusta ma amara, la vera liberazione è sempre oltre, altrove.
Aver finito questo romanzo da meno di 24 ore non mi rende ancora pronta per scriverne una recensione degna, per cui tenterò - come sempre - di lasciare la mia impressione a caldo.
Indubbiamente Il conte di Montecristo è uno di quei libri da leggere almeno una volta nella vita: ci tengo a sottolineare almeno perché penso che probabilmente lo rileggerò con piacere anche in futuro, più di una volta. Non faccio la scoperta dell'America dicendo anche che è una lettura godibilissima, con personaggi forti, tenaci e che restano nel cuore, insieme ai vili e ai codardi di cui la storia è infarcita.
Avevo già letto I tre moschettieri di Dumas padre, ma dopo un inizio coinvolgente, aveva finito per stufarmi e finirlo era stato molto faticoso: cosa che non è successa con il conte, vuoi perché il romanzo è di genere leggermente diverso, vuoi perché la storia è - francamente - più interessante.
Prima di iniziarlo avevo deciso di leggerlo senza fretta, godendomelo nei tempi necessari e forse il risultato riflette questa decisione: l'ho amato e ogni volta non vedevo l'ora di riprenderlo in mano. Inoltre, nonostante la vastità della storia, dei personaggi e dei mille sotterfugi della trama, riuscire a leggerlo nei posti più disparati come treno e metro (la maggior parte delle volte circondata da pendolari che anziché dormire chiacchieravano come se non ci fosse domani) non mi ha affatto demoralizzata e anzi, mi ha aiutata ad evadere dalla realtà come non mi capitava da tempo leggendo un libro. Detto fra noi, dopo mesi di letture appena discrete (tranne alcune eccezioni), è stata una vera boccata d'aria leggere il conte: mi ci voleva proprio e penso che replicherò presto l'esperienza con un altro classico.
Ritornando al libro è scritto - chiaramente - benissimo, la storia prende molto e nonostante il conte sia un personaggio che non dice direttamente la sua versione si resta coinvolti emotivamente con quello che gli succede. Pensando ai lati meno positivi indicherei i dialoghi a volte troppo lunghi e decisamente romantici che spesso mi facevano alzare gli occhi al cielo (con un sorriso, però), poi mi sarebbe piaciuto un maggior coinvolgimento di ciò che il conte pensava e sicuramente mi ha un po' delusa il finale: mi aspettavo di più e mi è sembrato un po' frettoloso, ma a parte questo non ho altre "lamentele" da riportare.
In conclusione, se avete voglia di immergervi - letteralmente - in un gran bel romanzo di altri tempi, di lettura non dico facile ma nemmeno così complessa come pensavo, il conte fa per voi. Leggerlo almeno una volta, poi, è d'obbligo. ;)
Sono contenta che ti sia piaciuto! :) E' uno dei miei libri preferiti e il romanzo che mi ha portata poi ad amare totalmente Dumas!
RispondiEliminaMi ha totalmente convinta della bravura e maestria di Dumas, senza alcun dubbio! :)
EliminaQuesto è uno dei classici più belli e complessi che abbia mai letto.. è impegnativo ma ne vale la pena ^^
RispondiEliminaÈ impegnativo forse per la lunghezza, ma per il resto non ho trovato particolari difficoltà... ma sicuramente ne vale la pena, certo! ^^
EliminaIla non puoi dirmi questo sui tre moschettieri! L'ho iniziato a leggere proprio in questi giorni.
RispondiEliminaNon so nemmeno di cosa parla Il conte di Montecristo, ma non mi ha mai attirata. Mi sa che devo vedere un po'. XD
Non conosci la trama di Montecristo?!?! O.O Non hai mai visto nemmeno - o sentito parlare - della famosissima serie tv che ne hanno tratto? Sì, purtroppo i tre moschettieri non mi ha fatto impazzire come romanzo, però sono sicura di essere stata un'eccezione...quindi non è detto che debba succede lo stesso a te! ;)
EliminaSo solo le cose "tecniche" diciamo. Chi l'ha scritto, il titolo, che conta un bel po' di pagine, per il resto proprio nada. D:
EliminaNon sapevo manco ne fosse stata tratta una serie tv. Lo evito come la peste, non so bene perché, eppure ho letto parecchi classici e ne ho molti da leggere a casa, ne compro appena posso, ma questo... Boh!
Mi eclisso. XD
Bella recensione! Leggere un classico dona sempre mille emozioni che nutrono il cuore e la mente :)
RispondiEliminaGrazie di cuore! :) È proprio vero, guarda! Infatti sto già pensando al prossimo...forse Peter Pan! *_*
EliminaMolto contenta che ti sia piaciuto! Ma immagino fosse inevitabile! :D Mi trovo molto d'accordo con quello che hai scritto, sopratutto sul fatto che lo si può leggere ovunque, e prende talmente tanto da riuscire ad isolarsi da tutto! :D
RispondiEliminaE anch'io ho trovato il finale leggermente tirato via, però mi è piaciuto ugualmente tantissimo e sono stata molto felice per la "fine" che fa il Conte :D
Ciao Anna!!! Eheheh la "spinta" a leggerlo sei stata proprio tu, lo sai bene! E non posso fare a meno che ringraziarti, anche se indirettamente, per l'esempio dato! :D Sì, è vero! La "fine" del Conte è stata proprio carina e lui come personaggio se l'è proprio meritato! Bravo Dumas a non cadere sul finale! :)
Eliminastoricamente pare che Dumas lo avesse ripreso da una storia realmente accaduta scritta negli archivi della polizia e pare che lui copiasse altri romanzi o che pagasse degli autori per farsi dare da loro il "canovaccio" ... un po' come fa la Rowlings con i ghostwriters...
RispondiEliminaCavolo, ma sai che non avevo mai sentito questa storia della Rowling con i ghostwriters?! Devo proprio informarmi! Beh sì, sicuramente all'epoca qualcosa di simile, cioè di qualche persona incarcerata ingiustamente, sarà pure successo!
Eliminaper me è un capolavoro evergreen, l'ho adorato; Dantès è un personaggio complesso e carismatico che non si può non apprezzare!!
RispondiEliminaperò effettivamente questa cosa che ha detto figli di sputnik - e che avevo letto tempo fa - un po' mi ha fatta rimaner male :(
Dumas copione? non c'è speranza per il futuro o.O
cmq l'opera mi piace :)
Non sono un'esperta del settore, ma probabilmente saranno voci che circolano...un po' come sul mistero che c'è sulla figura di Shakespeare...almeno spero! xD Tornando a Dantès, concordo: è un personaggio con il quale non si può fare a meno di empatizzare.
EliminaDevo rileggere questo libro, letto tanto tempo fa.
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