Buongiorno, lettori! Scusate la mia sparizione ma ultimamente va così purtroppo! Oggi vi parlo dell'ultima lettura di febbraio e la migliore del mese, anche. Devo ringraziare di cuore la Beat per la copia inviatomi, i loro libri sono sempre una garanzia.
- In uscita il 3 marzo -
Pagine: 416
Anno di pubblicazione: 2016
Editore: Beat
ISBN: 978886559313-4
Editore: Beat
ISBN: 978886559313-4
Prezzo di copertina: 9,00 €
Trama: È il 1927 quando Anne Morrow incontra per la prima volta Charles Lindbergh. Lei è una ragazza piena di grazia e impeto giovanili, con i capelli scuri e curve inadatte agli abiti dalla linea dritta dell'epoca. Figlia dell'ambasciatore americano in Messico, un uomo appartenente allo stesso mondo e alla stessa cerchia sociale di Joseph e Rose Kennedy e di Henry Ford, Anne sogna "relazioni scandalose" pur di non diventare un giorno come una di quelle vecchie rinsecchite che, ai tornei di bridge, passano il tempo a malignare sui giovani e sui loro sogni. Lui è un ragazzo di venticinque anni che nel mese di maggio di quell'anno è diventato un eroe: ha sorvolato l'oceano Atlantico come un'aquila, e in solitaria per giunta, conquistando non solo l'intero pianeta ma anche il cielo sovrastante. Da allora è immortalato per l'eternità in fotografie e cinegiornali mentre sventola allegro la mano dalla cabina di pilotaggio, snello e abbronzato nella sua tuta da aviatore troppo larga, i capelli biondi tagliati cortissimi, rasati sulla nuca e con una frangia da adolescente. Oppure appoggiato con atteggiamento disinvolto al suo aereo; anzi, per lui l'aereo, lo Spirit of St. Louis. I Morrow hanno invitato il giovane aviatore nella speranza che i suoi occhi si posino su Elisabeth, la sorella maggiore di Anne, la bella di casa con il suo incarnato di porcellana, i riccioli biondi e i grandi occhi azzurri...
La moglie dell'aviatore di Melanie Benjamin è una biografia romanzata dei coniugi Lindbergh, famosissimi in America e nel mondo per essere stati la prima coppia di aviatori.
La storia è raccontata dal punto di vista della moglie Anne Morrow Lindbergh famosa, oltre che per gli importanti traguardi intrapresi come prima donna aviatrice, come scrittrice. Il libro racconta, quindi, tutta la vita della coppia dal suo punto di vista dal 1927 al 1974.
Anne è una giovane studentessa di Lettere del Smith College, nonché figlia dell'ambasciatore del Messico Dwight W. Morrow. Nel Natale del 1927 torna a casa e in questa occasione incontrerà per la prima volta Charles Lindbergh, che pochi mesi prima era diventato l'uomo più famoso del mondo per essere stato il primo aviatore ad aver attraversato il Pacifico in solitaria con l'aereo Spirit of Saint Louis (oggi esposto a Washington). Sin da subito Anne resta affascinata e ammaliata dal ragazzo, vedendolo, come tutta l'America, come Lucky Lindy, l'Aquila Solitaria e come l'Eroe della nazione.
I due si sposeranno nel 1929 e Anne sarà la prima donna a prendere il brevetto di volo, a studiare la geografia astronomica e a seguire il marito nei suoi lunghi viaggi, tracciando le prime rotte aeree.
Nel 1932 i coniugi saranno stravolti dal rapimento e omicidio del loro primogenito e Anne si troverà a dover fronteggiare il dolore della perdita da sola: il marito, infatti, le vieterà di piangere in sua presenza perché non vuole vederla così "debole". Successivamente i coniugi continueranno a volare nel resto del mondo, visitando la Germania hitleriana dove inizialmente avevano pensato di trasferirsi, finché Anne chiede a Charles di non voler volare più perché vuole stare più vicina ai loro 4 figli, cosa che lo lascerà inizialmente sconcertato, ma che poi, pur malavoglia, accetterà.
Charles Lindbergh è un uomo freddo, non riesce ad esprimere le proprie emozioni e talvolta i suoi comportamenti sfociano in crudeltà e tirannia, molte volte nei confronti dei figli, pur essendo stato uno degli uomini più coraggiosi che l'America abbia mai avuto. Il suo rapporto con la moglie è di grande affetto, anche molto misurato da parte di lui e la passione è uno degli elementi più forti che lega la coppia.
Anne è una ragazza che non conosce sé stessa, che non sa cosa vuole e che vivrà per anni sotto il dominio e l'influenza del marito, pur essendo stata una donna straordinariamente intelligente. Solo verso i cinquant'anni e dopo che i figli saranno andati via di casa, forse a causa della lontananza del marito (che tornava solo poche volte l'anno e per brevi periodi) riuscirà a capire cosa vuole davvero rendendosi conto di valere molto: per questo motivo cercherà una propria indipendenza prendendo in affitto un appartamento nella Grande Mela e costruendosi una vita diversa da quella finora vissuta. Nel 1955 pubblica il suo più grande romanzo Dono dal mare e in quegli anni si circonda di persone stimolanti che ridaranno nuovo slancio alla sua vita, avviando anche una relazione con un medico (e anche se non viene citato nel romanzo, stando alle fonti Wikipedia anche con l'autore e aviatore Antoine de Saint-Exupéry).
Ci ritroviamo poi catapultati nel 1974: Lucky Lindy, suo marito, è in fin di vita, malato di leucemia, ma Anne scopre per mezzo di alcune lettere dei tradimenti di lui. Charles Lindbergh, infatti, aveva il chiodo fisso della discendenza "pura" e più volte era stato criticato di razzismo negli anni '40: avviò 3 relazioni in Germania, dalle quali nacquero ben 7 figli.
La storia di Anne, ma anche quella di Charles, non fu una vita facile, ma sicuramente fu piena.
Personalmente mi ha fatto rabbia vedere che una donna forte e intelligente come Anne si sia fatta mettere in ombra e certe volte manipolare dal marito solo per i propri fini. Mi sono detta "erano gli anni '30, era un periodo diverso dal nostro", ma no: più volte nel corso del romanzo familiari e amici facevano riferimenti velati in merito alla nostra protagonista, cercando di spingerla a far valere la propria opinione, così come c'erano esempi di donne che facevano sentire con coraggio la propria voce, proprio come oggigiorno.
Probabilmente Anne era troppo giovane, succube e sottomessa dal fascino e dall'importanza storica e mondiale del marito per farsi valere. L'unica spiegazione che riesco a darmi è che sia cresciuta in una famiglia nella quale veniva poco o per nulla apprezzata e questo deve averle dato poca autostima, cosa che l'ha portata a comportarsi di conseguenza. Charles Lindbergh da quel che si evince dal romanzo ha avuto una famiglia non facile: se non ricordo male il padre andò via quando era un bambino e la madre lo crebbe in maniera fredda e distaccata. Era sicuramente un uomo particolarmente coraggioso, al quale vanno riconosciuti moltissimi meriti, ma resta il fatto che approfittasse della moglie, era un uomo freddo e in certe situazioni si comportò nella maniera sbagliata.
L'autrice riesce a descrivere bene la relazione fra i due, l'affetto e l'ammirazione che Anne provava nei confronti del marito, così come sottolinea gli sporadici moti d'affetto di lui nei suoi confronti. Grande importanza dà alle avventure intraprese e affrontate dai Lindbergh, che resteranno nei libri di storia per sempre, anche se probabilmente i meriti saranno dati solo a lui.
Il romanzo cattura il lettore e risulta impossibile separarsi dalle sue pagine, ci si sente davvero immersi nelle vicende, portati in aereo da una parte all'altra del mondo, ci si ritrova a incoraggiare e sperare insieme ad Anne e non solo, a vivere insieme i momenti difficili della sparizione del bambino, ma anche l'asfissia e la persecuzione da parte della stampa. Ci sono decine di cose da dire su questo romanzo, ma sono sicura di essere riuscita ad esprimerne soltanto alcune, quello che vi posso però dire è di leggerlo: è una lettura bella, importante, per certi versi difficile (dopo aver letto della vicenda del bambino l'ho dovuto mettere in pausa per almeno un giorno, tante sono le emozioni che trasmette), ma è uno di quei libri il cui ricordo permane a lungo. Poi le biografie hanno secondo me una marcia in più: sono situazioni, persone, avvenimenti realmente avvenuti (anche se sì, certo, sempre in maniera romanzata), ma un buon 80/90% sono documentati e raccontati attraverso un libro restano meglio impressi nel cuore e nella mente di chi legge.
Leggerò sicuramente altro di questa talentuosa autrice e quindi non posso fare altro che consigliarvene la lettura.
In ultimo vi lascio un video, da quanto ho visto è forse l'unico in cui si vedono interagire i coniugi, che mi ha lasciata perplessa: vedete come si comporta lui? Mah.
La storia è raccontata dal punto di vista della moglie Anne Morrow Lindbergh famosa, oltre che per gli importanti traguardi intrapresi come prima donna aviatrice, come scrittrice. Il libro racconta, quindi, tutta la vita della coppia dal suo punto di vista dal 1927 al 1974.
Anne è una giovane studentessa di Lettere del Smith College, nonché figlia dell'ambasciatore del Messico Dwight W. Morrow. Nel Natale del 1927 torna a casa e in questa occasione incontrerà per la prima volta Charles Lindbergh, che pochi mesi prima era diventato l'uomo più famoso del mondo per essere stato il primo aviatore ad aver attraversato il Pacifico in solitaria con l'aereo Spirit of Saint Louis (oggi esposto a Washington). Sin da subito Anne resta affascinata e ammaliata dal ragazzo, vedendolo, come tutta l'America, come Lucky Lindy, l'Aquila Solitaria e come l'Eroe della nazione.
I due si sposeranno nel 1929 e Anne sarà la prima donna a prendere il brevetto di volo, a studiare la geografia astronomica e a seguire il marito nei suoi lunghi viaggi, tracciando le prime rotte aeree.
Nel 1932 i coniugi saranno stravolti dal rapimento e omicidio del loro primogenito e Anne si troverà a dover fronteggiare il dolore della perdita da sola: il marito, infatti, le vieterà di piangere in sua presenza perché non vuole vederla così "debole". Successivamente i coniugi continueranno a volare nel resto del mondo, visitando la Germania hitleriana dove inizialmente avevano pensato di trasferirsi, finché Anne chiede a Charles di non voler volare più perché vuole stare più vicina ai loro 4 figli, cosa che lo lascerà inizialmente sconcertato, ma che poi, pur malavoglia, accetterà.
Charles Lindbergh è un uomo freddo, non riesce ad esprimere le proprie emozioni e talvolta i suoi comportamenti sfociano in crudeltà e tirannia, molte volte nei confronti dei figli, pur essendo stato uno degli uomini più coraggiosi che l'America abbia mai avuto. Il suo rapporto con la moglie è di grande affetto, anche molto misurato da parte di lui e la passione è uno degli elementi più forti che lega la coppia.
Anne è una ragazza che non conosce sé stessa, che non sa cosa vuole e che vivrà per anni sotto il dominio e l'influenza del marito, pur essendo stata una donna straordinariamente intelligente. Solo verso i cinquant'anni e dopo che i figli saranno andati via di casa, forse a causa della lontananza del marito (che tornava solo poche volte l'anno e per brevi periodi) riuscirà a capire cosa vuole davvero rendendosi conto di valere molto: per questo motivo cercherà una propria indipendenza prendendo in affitto un appartamento nella Grande Mela e costruendosi una vita diversa da quella finora vissuta. Nel 1955 pubblica il suo più grande romanzo Dono dal mare e in quegli anni si circonda di persone stimolanti che ridaranno nuovo slancio alla sua vita, avviando anche una relazione con un medico (e anche se non viene citato nel romanzo, stando alle fonti Wikipedia anche con l'autore e aviatore Antoine de Saint-Exupéry).
Ci ritroviamo poi catapultati nel 1974: Lucky Lindy, suo marito, è in fin di vita, malato di leucemia, ma Anne scopre per mezzo di alcune lettere dei tradimenti di lui. Charles Lindbergh, infatti, aveva il chiodo fisso della discendenza "pura" e più volte era stato criticato di razzismo negli anni '40: avviò 3 relazioni in Germania, dalle quali nacquero ben 7 figli.
La storia di Anne, ma anche quella di Charles, non fu una vita facile, ma sicuramente fu piena.
Personalmente mi ha fatto rabbia vedere che una donna forte e intelligente come Anne si sia fatta mettere in ombra e certe volte manipolare dal marito solo per i propri fini. Mi sono detta "erano gli anni '30, era un periodo diverso dal nostro", ma no: più volte nel corso del romanzo familiari e amici facevano riferimenti velati in merito alla nostra protagonista, cercando di spingerla a far valere la propria opinione, così come c'erano esempi di donne che facevano sentire con coraggio la propria voce, proprio come oggigiorno.
Probabilmente Anne era troppo giovane, succube e sottomessa dal fascino e dall'importanza storica e mondiale del marito per farsi valere. L'unica spiegazione che riesco a darmi è che sia cresciuta in una famiglia nella quale veniva poco o per nulla apprezzata e questo deve averle dato poca autostima, cosa che l'ha portata a comportarsi di conseguenza. Charles Lindbergh da quel che si evince dal romanzo ha avuto una famiglia non facile: se non ricordo male il padre andò via quando era un bambino e la madre lo crebbe in maniera fredda e distaccata. Era sicuramente un uomo particolarmente coraggioso, al quale vanno riconosciuti moltissimi meriti, ma resta il fatto che approfittasse della moglie, era un uomo freddo e in certe situazioni si comportò nella maniera sbagliata.
L'autrice riesce a descrivere bene la relazione fra i due, l'affetto e l'ammirazione che Anne provava nei confronti del marito, così come sottolinea gli sporadici moti d'affetto di lui nei suoi confronti. Grande importanza dà alle avventure intraprese e affrontate dai Lindbergh, che resteranno nei libri di storia per sempre, anche se probabilmente i meriti saranno dati solo a lui.
Il romanzo cattura il lettore e risulta impossibile separarsi dalle sue pagine, ci si sente davvero immersi nelle vicende, portati in aereo da una parte all'altra del mondo, ci si ritrova a incoraggiare e sperare insieme ad Anne e non solo, a vivere insieme i momenti difficili della sparizione del bambino, ma anche l'asfissia e la persecuzione da parte della stampa. Ci sono decine di cose da dire su questo romanzo, ma sono sicura di essere riuscita ad esprimerne soltanto alcune, quello che vi posso però dire è di leggerlo: è una lettura bella, importante, per certi versi difficile (dopo aver letto della vicenda del bambino l'ho dovuto mettere in pausa per almeno un giorno, tante sono le emozioni che trasmette), ma è uno di quei libri il cui ricordo permane a lungo. Poi le biografie hanno secondo me una marcia in più: sono situazioni, persone, avvenimenti realmente avvenuti (anche se sì, certo, sempre in maniera romanzata), ma un buon 80/90% sono documentati e raccontati attraverso un libro restano meglio impressi nel cuore e nella mente di chi legge.
Leggerò sicuramente altro di questa talentuosa autrice e quindi non posso fare altro che consigliarvene la lettura.
In ultimo vi lascio un video, da quanto ho visto è forse l'unico in cui si vedono interagire i coniugi, che mi ha lasciata perplessa: vedete come si comporta lui? Mah.
Ho già detto abbastanza: leggetelo!
Mi incuriosisce! Ho scoperto la figura di Lindbergh l'anno scorso, leggendo un libro distopico (ma non del tipo che vanno di moda adesso XD XD) e ne sono rimasta abbastanza colpita da essere interessata ad approfondimenti... poi il tuo entusiasmo mi spinge sempre positivamente verso i libri che consigli, e in questo caso è travolgente :D
RispondiEliminaL'unica perplessità è sulla figura della protagonista... come ben sai, personaggi del genere non li sopporto proprio e ho timore che questo possa essere per me un problema :/
Che libro è?? O.O Dammi il titolo!!! Sì, lei ogni tanto l'avrei presa a sberle però in effetti non mi sento neanche di condannarla...comunque sarebbe bello se lo leggessi, perché mi piacerebbe un sacco discuterne con te! :)
EliminaIl libro è "Il complotto contro l'America", di Philip Roth in cui si immaginava l'elezione di Lindbergh alla presidenza americana, negli anni '30, l'alleanza con la Germania nazista e l'inizio di dapprima velate e poi sempre meno discriminazioni e persecuzioni nei confronti degli ebrei. io l'ho trovato molto interessante e anche molto bello, e ha comunque il pregio di avermi fatto scoprire la figura di Lindbergh, che non conoscevo!
EliminaComunque, questo libro lo metterò sicuramente in wl, poi se trovo un'offerta me lo compro! Nel caso, ti farò sapere! :)
Interessante! Cioè in realtà mi sembra un po' eccessivo, Lindbergh aveva inizialmente una forte stima per Hitler ed era effettivamente un po' antisemita (parlo però in base soltanto a quello che ho letto nel romanzo della Benjamin e su Wikipedia, quindi bisogna prendere con le pinze quello che dico!), ma è anche verò che è un romanzo fantastorico quindi ci sta! Lo cerco in ebook o in biblioteca, mi interessa! (scambio di letture xD)
EliminaCiao! Dopo la nostra conversazione ah IG non potevo non leggere la tua recensione :) ho ritrovato tutto ciò che ci siamo dette, dall'incredulità alla giustificazione sul fatto che erano tempi diversi... Credo che oggi lo finirò e la prossima settimana pubblicherò la recensione :) un libro che mi ha colpita nel profondo come, a quanto leggo, te ;)
RispondiEliminaWe have collected the most popular replica audemars piguet just for you, and the exquisite craftsmanship and extreme accuracy will surely impress you. You must have been looking for such super watches for long, moreover, the high quality is well worth the price.
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